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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Luminanda, rosse di rabbia: "La chiusura del Chiostrino è una profonda ingiustizia"

Flash mob di protesta contro il Comune di Como

"L’abbraccio alla città” è stata una festa, un abbraccio di sguardi e corpi, un intreccio di relazioni costruite nel tempo di condivisione e amore per la città, di voglia incessante di sognare", così l'Associazione Luminanda dopo il flash mob di protesta di ieri, venerdì 26 giugno, in piazza Verdi a Como.

"Siamo state attorno alla mura della città e in Piazza Verdi  - aggiungono - perché sentiamo come un’ingiustizia profonda la chiusura del Chiostrino e la morte/migrazione di molte altre iniziative culturali. Il Chiostrino è stato per noi e per tanti altri un luogo di bellezza, incontro e creatività. La solidarietà che ci è stata dimostrata e la grande partecipazione, mostra quanto sia importante avere questi spazi per generare idee nuove e nuove possibilità di relazioni sociali".

luminando flash mob 2-2

Nei giorni scorsi il Comune di Como era intervenuto sulla questione attraverso un comunicato: "Con un indirizzo operativo del 18 giugno 2020, l'assessore alla Cultura Carola Gentilini in accordo con la giunta comunale conferma la volontà di rimettere a disposizione delle associazioni della città lo spazio del Chiostrino di Sant'Eufemia. L'individuazione del nuovo concessionario avverrà attraverso una procedura pubblica la cui tempistica è in fase di definizione. Infatti, considerato lo stato attuale dell'immobile, si rende necessaria la messa a norma dell'edificio per l'utilizzo. Con la presentazione delle manifestazioni di interesse sarà richiesto dunque ai possibili concessionari un progetto di valorizzazione dell'immobile per la messa a norma".

Una vicenda, come tante altre, che dimostra i molti errori compiuti da questa giunta anche sui temi culturali, tanto che anche gli eventi estivi sono un'altra chimera. Luminanda risponderà a Palazzo Cernezzi lunedì.  

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