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La Lombardia pronta a ospitare 100mila profughi dall'Ucraina

Regione e comuni si stanno attivando: anche Como farà la sua parte

La Lombardia è pronta a ospitare almeno 100mila profughi provenienti dall'Ucraina, che potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il presidente della Regione Attilio Fontana, intervistato su Radio24.

"Stiamo predisponendo un piano per la distribuzione dei profughi a livello regionale. Tenuto conto dei 55mila ucraini residenti in Lombardia", gli arrivi stimati sono "intorno ai 100mila, uno o due persone per ogni ucraino residente. Probabilmente - ha detto Fontana - saranno meno, però ci dobbiamo preparare per una evenienza di questo genere". Oltre ad aver messo a disposizione gli ex covid hotel, che sono già pronti, "stiamo facendo una ricognizione anche delle case Aler", gli edifici di edilizia popolare di proprietà della Regione, "per capire se anche in queste possano individuarsi dei luoghi di accoglienza", ha aggiunto il governatore.

Le parole del sindaco di Como

Anche Como farà la sua parte. Si è già espresso in merito il sindaco Mario Landriscina negli scorsi giorni, lasciando intendere che la città farà il possibile per aiutare chi fugge dalla guerra.

"Como è una città votata alla pace e non può restare indifferente a questa ennesima tragedia le cui dimensioni, già enormi, possono diventare addirittura catastrofiche. Inimmaginabilii patimenti per quelle Genti, e sarà dovere di tutta la nostra Comunità testimoniare concretamente la solidarietà ai residenti in città che hanno parenti e persone care in zona di guerra. Inoltre, come sempre, la città anche per il tramite dell'Amministrazione avrà cura di accogliere profughi in caso di bisogno.

Un particolare incoraggiamento alle Chiese Ortodosse che operano sul territorio e che diligentemente da sempre si occupano dei loro confratelli che risiedono a Como.

L'Amministrazione comunale è a disposizione per aiutare e sostenere quanti potrebbero trovarsi in difficoltà per i più vari motivi, naturalmente confidando che quanto prima questa situazione si concluda, quantomeno limitando vittime e sofferenze."

Con queste parole il primo cittadino si era espresso sulla situazione. 

I pediatri lombardi partono per il confine

Di ieri 1 marzo è  invece la notizia che un'equipe di pediatri e neonatologi pronti a partire per il confine ucraino per favorire il trasporto a Milano di bambini e ragazzi che necessitano cure e ricovero in una struttura ospedaliera. 

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