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Martedì, 19 Marzo 2024
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Como città senza balocchi, per la prima volta dopo oltre un quarto di secolo

Sabato 28 novembre la storica manifestazione natalizia avrebbe dovuto "accendere" la città

Un anno fa, quando le luci della città stavano per accendersi e accompagnarci ai giorni luminosi del Natale, nessuno avrebbe mai immaginato che il successivo sarebbe stato travolto e spento dalla pandemia. Dopo 26 anni, questo sarà il primo Natale senza Città dei Balocchi. Senza quell'invasione di gente festante che riempiva Como mentre si mostrava accogliente con i mercatini e i suoi palazzi colorati dal Magic Light Festival.

Una sobrietà, per usare un eufemismo, che quest'anno si è resa necessaria ancora prima che Como e la Lombardia entrassero in zona rossa. Nonostante qualche palliativo come il Verde Natale, sarà già un miracolo, visti i tempi, avere i negozi aperti. Al di là dei divieti, che alla fine caratterizzano questa maledetta stagione, l'avvicinamente al periodo natalizio sarà molto silenzioso, a passi lenti e distanziati. Quando l'attenzione di tutti è spostata sulle questioni sanitarie ed economiche, la voglia di festeggiare passa sicuramente in secondo piano.

Una tregua che farà persino contento chi non ha mai amato la Città dei Balocchi e il suo clamore che negli hanni ha riversato in città, fino a paralizzarla in alcuni weekend, migliaia di persone attratte dal luccicante vestito indossato da Como per la sua sfilata natalizia. Quest'anno la città murata non metterà nell'armadio il solito mantello grigio che ama indossare a novembre: non c'è ragione di farsi bella, o solo anche più appariscente, se le persone devono rimanere in casa. Sarà lì, tra le mura domestiche, il luogo dove quest'anno dovremo dare un rinnovato senso al Natale. Ma soprattutto luce al nostro futuro.  

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