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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Matilde, 13 anni: "Lettera agli amici ucraini"

Le commoventi parola di una ragazza della Virgilio di Como: "Dove c'è amore non c'è guerra"

Una lettera scritta con il cuore in mano un momento in cui i sentimenti sono ancora l'arma più potente. La paura di Matilde, le sue speranze, il suo dolore sono quelli di tutti noi: solo che lei ha 13 anni, fa la terza media alla Virgilio di Como. Non vogliamo aggiungere nulla di più. Le parole di Matilde sono sufficienti. Sono la bellezza che ancora circola in questo mondo malato. 

"Cari amici dell’Ucraina,

io non posso permettermi di parlare di una cosa che non sto vivendo in prima persona, ma spero che con questa lettera possiate distrarvi da quello che vi circonda.

Anche se non vi vedo, posso capire il vostro dolore, la vostra paura, il desiderio che tutto questo abbia una fine, una fine felice come quella delle fiabe, quando, dopo tutte le difficoltà che devono superare i protagonisti, la storia termina in pura pace e armonia.

Il tempo scorre in maniera diversa nei nostri pensieri, nelle storie e nelle fiabe, ma non finisce e non si ferma mai. È sempre scandito dal battere regolare del pendolo di un orologio antico, senza inizio e senza età. Quando si legge la parola “fine” in un racconto si pensa che la storia sia terminata, ma non è così: l’altalena viene mossa da un bambino e continua a danzare al vento, anche quando lui si allontana.

Forse la parola “fine” non esiste nei racconti, nei sogni, negli incubi, nella vita. Come una trottola che gira e rigira, ipnotizzando milioni di bambini con i suoi colori; quando si ferma, il gioco non è finito, si spinge e riparte.

I bambini devono crescere in armonia, felicità, amore e amicizia. Devono studiare, diventare grandi, maturi e intelligenti; devono trovare un lavoro e una famiglia loro, senza convivere con gli orrori di una guerra negli occhi!

Io non posso permettermi neanche di provare a consolare voi, persone che da un giorno all’altro hanno dovuto abbandonare le proprie case, la propria vita giornaliera, gli amici. Non ho vissuto tutto questo, ma vi posso dire che ho paura. Paura che anche io e i miei cari subiremo lo strazio della guerra. Paura di perdere tutto ciò che conosco e amo. Paura della morte.

Io non so cosa state vivendo. Certo lo sento nei telegiornali, ma so che non è la stessa cosa. Non so cosa state provando e non lo posso nemmeno immaginare. Però anche noi siamo terrorizzati, poiché rischiamo di entrare in guerra e di morire da un giorno all’altro.

Non sto dicendo che siamo nella stessa situazione, ma che noi preghiamo per voi e voi… potreste pregare per noi? Se ci aiutiamo a vicenda l’umanità intera potrà vincere contro gli spietati giocolieri della guerra, capaci di farci sentire funamboli a casa nostra.

Mi dispiace, volevo scrivere una lettera rassicurante e invece una sensazione di vuoto ha preso il mio cuore, la mia mente e la mia mano.

Mi dispiace, ma vi do un consiglio che spero di riuscire a seguire anche io: continuate a sorridere e ad amare, perché dove c’è amore non c’è guerra!

Con affetto e speranza :)

Matilde

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