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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lago di Como, chiuso per ferie: "Non vi bastano 6 mesi per riposarvi?"

Turisti e escursionisti si lamentano per le chiusure di alcune attività in piena estate, e i commercianti rispondono

Qualche segnalazione è arrivata anche alla nostra redazione,  qualcuno ha trovato in agosto alcuni esercenti chiusi e anche le biglietterie (il 14 di agosto) e altri servizi non sono stati sempre all'altezza di una città così detta turistica. Quando gli episodi si sommano, come spesso accade, scoppiano le polemiche e oggigiorno, con il veloce mezzo dei social e del web, divampano alla velocità della luce. Così si infiammano gli animi per un post di poche ore fa, sul gruppo di Facebook Sei di Como se...

"Oggi (venerdì 19 agosto) dopo una salutare camminata sul percorso Green Way da Colonno Sala Comacina, arrivati stanchi e assetati, abbiamo avuto la spiacevole sorpresa di non trovare un bar aperto, a lago.Questo disagio è usuale anche per i numerosi.turisti che visitano il paese. Tutto questo in pieno agosto...il clou della stagione turistica..non ho parole".

La garbata lamentela di Renata viene commentata da molte persone e non sono poche quelle che le danno ragione: "Forse, rispondono, una programmazione in ogni comune delle chiusure estive potrebbe evitare il disagio. Non si discute del diritto alle ferie, ma, nel contempo, non si può far diventare deserto un territorio che aspira ad essere una meta turistica; occorre garantire un numero minimo di esercizi commerciali aperti, mediante turnazione delle chiusure."

C'è chi si difende e proclama il sacrosanto diritto alle ferie non solo per riposarsi, ma anche per svolgere quelle attività (banca, poste, faccende varie) che se si lavorasse 7 giorni su 7 rimarrebbero accumulate. 

"Avete tutto l’inverno per riposare. Quelli che conosco io con negozi sul lago vanno in vacanza e chiudono da ottobre in poi. Non è sufficiente per riposarsi avere a disposizione 6 mesi?". 

C'è anche chi si immedesima nei commercianti che magari hanno figli piccoli o compagni/e che possono usufruire delle meritate vacanze solo ad agosto. Sicuramente, come suggeriscono in tanti, un po' di coordinazione e delle rotazioni tra i vari esercenti, risolverebbero il problema alla radice senza neanche tanti sforzi. Non manca chi paragona il Lago di Como a regioni come la Liguria e la Sardegna dove non si sognerebbero neanche di andare in vacanza da maggio a settembre, perché l'economia e la mentalità sono improntate sul turismo. "Ma a Como sono tutti ricchi. Però quando c'era il lockdown piangevano miseria..."

Sotto certi aspetti è indiscutibile che se si vuole stare al passo con le città turistiche bisognerebbe se non altro organizzare meglio le chiusure coordinando le varie attività di modo da dare ai turisti delle alternative. Resta anche ben inteso che le ferie sono un diritto di tutti. 

La verità sta nel mezzo.

"Io sono una comasca da sempre innamoratissima di questo territorio - scrive Arianna - A nessuno piace sentire le critiche, ma tra i post rancorosi che sottintendono "Como e i comaschi fanno schifo" e le critiche costruttive e garbate (tipo questa) passa un abisso. Le critiche servono a migliorare: se questa città e il suo territorio mirano a sviluppare l'enorme potenziale turistico che hanno, non si può restare arroccati sulle posizioni da tranquilla e immobile cittadina di provincia dove tutto deve restare immobile. Altrimenti finirà (come sta accadendo per alcune cose) che copieremo acriticamente altri modelli turistici, gettando alle ortiche le peculiarità del nostro gioiellino."

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