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La Venere di Botticelli mangia la pizza sul Lago di Como: la nuova campagna per il turismo e lo sdegno di Sgarbi

Nove milioni di buoni motivi per discutere

La Venere di Botticelli che mangia una pizza e sullo sfondo Bellagio. Una scena che ricorda Chiara Ferragni e le sue pizze auto rigeneranti. Ma forse le influencer non bastano per promuovere il turismo in Italia e sul lago e allora l'idea è stata quella di scomodare lei, la Venere, simbolo della rinascita e della primavera che fiorisce. 

 "Noi dobbiamo saper vendere l'Italia. La Venere del Botticelli, allora, simbolo della rinascita e della primavera che fiorisce dopo il rigido inverno pandemico, è la testimonial d'eccezione che ci prende per mano e ci accompagnerà lungo questo percorso" chiosa Daniela Santanchè.

Open to meraviglia

Nove milioni di buoni motivi per discutere. "Open to meraviglia", la nuova campagna di promozione del Ministero del Turismo, lo sta facendo eccome. E tra le varie immagini proposte c'è anche quella che ritrae la moderna Venere del Botticelli sul Lago di Como, precisamente seduta davanti alla punta di Bellagio. La Venere - tra i simboli più noti del Rinascimento - è la protagonista della nuova campagna internazionale di promozione turistica del ministero del Turismo ed Enit, realizzata con il contributo del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio. Riconoscibile da tutti attraverso lo sguardo e il segno inconfondibile dei suoi capelli la nuova Venere, in veste di virtual influencer, viaggia lungo tutto lo Stivale presentando al mondo la "meraviglia" dell'italianità, raccontandone i paesaggi, le mete iconiche delle città d'arte così come i piccoli borghi, le tipicità enogastronomiche e le tante declinazioni dell'offerta turistica ricca e variopinta che rendono così unico il patrimonio dell'Italia.

Serve per vendere la nostra Nazione e le nostre eccellenze, in un modo inedito, mai fatto in Italia prima d'ora" ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Ovviamente non sono mancate polemiche: tra i tanti chi denuncia l'abuso di una iconografia rinascimentale meravigliosa annegandola in stereotipi e luoghi comuni come la Venere che mangia una pizza sul lago di Como, il selfie in piazza San Marco solo per citarne alcune. Ma anche lo sfregio più iconoclasta, rivestendola in minigonna.

L'ira di Vittorio Sgarbi

"La pubblicità all’Italia la fanno le opere d’arte, senza bisogno di travestirle" ha sbottato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che rimarca "Giacché la Venere è nuda sarebbe stato meglio vederla così, senza bisogno di travestirla in quel modo: è una roba da Ferragni". A Sgarbi piace poco anche lo slogan scelto per la campagna: "Anche così funziona lo stesso, lo ha deciso un grafico e io non voglio contraddire troppo i miei colleghi. Ma sul piano della lingua, la contraddizione è invece loro: Open to meraviglia? Che roba è? Che lingua è?".

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