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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Terza linea dell'inceneritore per bruciare i "fanghi": una mozione per bloccare il progetto

Civitas e M5S chiedono che Acsm-Agam faccia un passo indietro e valuti soluzioni alternative

La politica comasca si accinge a combattere una piccola grande battaglia ecologica. I gruppi consigliari Civitas e Movimento 5 Stelle hanno predisposto una mozione per bloccare il progetto della terza linea del termovalorizzatore Acsm Agam Ambiente per il trattamento e recupero energetico dei fanghi di depurazione. 
La mozione - illustrata in conferenza stampa dai consiglieri comunali di Como Guido Rovi (Civitas) e Aleotti (M5S), insieme a Bruno Magatti e Luca Venneri (anche loro di Civitas) - prende le mosse da alcune considerazioni, come il fatto che gli ultimi anni abbiano visto "il progressivo consolidamento del concetto di economia circolare, volto a dare un nuovo ruolo ai flussi di rifiuto come potenziali risorse". E ancora, nella mozione si legge che "le tecnologie di recupero e valorizzazione di nutrienti e sostanza organica da flussi di scarto permettono di incrementare la sostenibilità dei servizi, in un’ottica di economia circolare". Per non parlare, poi, del fatto che "l’incenerimento dei rifiuti rappresenta una tecnologia ormai obsoleta, che implica, inoltre, ingenti costi e lunghi tempi di costruzione, a fronte di tecnologie maggiormente efficienti e impianti realizzabili con costi e tempi inferiori".
Con la mozione, dunque, Civitas e 5 Stelle impoegnano sindaco e giunta "a intraprendere un dialogo con l’azienda Acsm Agam Ambiente affinché venga rivalutato il progetto di realizzazione della terza linea del termovalorizzatore per il trattamento e recupero energetico dei fanghi di depurazione”. 
Il documento, però, chiede a sindao e giunta anche di attivare gli uffici competenti del Comune di Como affinché "vengano effettuate ricerche volte a trovare alternative tecnologiche meno impattanti rispetto all’incenerimento dei fanghi, innovative e che implichino minori rapporti costo/benefici, minori impatti ambientali, maggiore efficienza energetica, quali gli impianti di digestione anaerobica". Infine, la mozione impegna sindaco e giunta "a chiedere ai consiglieri del Consiglio d’Amministrazione nominati dal Comune di Como una relazione dei fatti presupposti alla scelta societaria di intraprendere la terza linea del termovalorizzatore comasco e come, la scelta, sia stata intrapresa dalla società e non vi sia stata alcuna comunicazione di merito agli organi apicali e politici del comune stesso".

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