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Guerra in Ucraina: Il pacifismo comasco scende in piazza sabato

Appello per la pace

La situazione in Ucraina sta destando enorme preoccupazione. Associazioni, Reti, Comuni e singoli cittadini, che in questi anni si stanno impegnando per portare avanti percorsi di sensibilizzazione e educazione alla pace e di soluzione nonviolenta dei conflitti sul territorio comasco, insieme ai movimenti pacifisti italiani e di altri paesi dicono NO alla guerra, alle violenze e all’uso delle armi nei paesi ai confini dell’Europa, come in tutte le zone del mondo in cui ci sono guerre e violazione dei diritti.

"Ci schieriamo per una soluzione pacifica dei contrasti ottenuta con il confronto, il dialogo e la negoziazione fra le parti in causa. Chiediamo agli organismi nazionali e internazionali di intervenire con tutta la loro influenza perché non si degeneri in atti bellici e violenti che possono provocare il coinvolgimento di altre nazioni e un allargamento delle ostilità".

"Chiediamo all’Italia e all’Europa di prendere iniziative urgenti e significative da una posizione di neutralità attiva, per ottenere una de-escalation immediata della tensione e avviare la ricerca di un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte, chiarendo la propria indisponibilità a sostenere avventure militari che aumenterebbero le spese militari a danno di altre spese più necessarie e urgenti. Le nazioni coinvolte sono detentrici di armi nucleari, il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore il trattato per la proibizione delle armi nucleari ratificato da più di 50 nazioni nel mondo, l’Italia non è fra queste; chiediamo all’Italia di ratificare il trattato e di farsi portavoce presso le altre nazioni perché anch’esse aderiscano".

"Siamo vicini alle popolazioni vittime del conflitto e che in caso di escalation della guerra dovrebbero lasciare il loro paese e vivere da profughi in altre regioni. Siamo vicini alle persone di quei paesi che abitano in Italia, alle Chiese russe e ucraine presenti anche nel nostro territorio che assistono impotenti all’escalation della guerra e alle sofferenze dei loro popoli. Il movimento pacifista comasco, formato da tutte le realtà che operano per la pace, continuerà, come ha sempre fatto finora, a sensibilizzare le coscienze, l’opinione pubblica e i giovani sui temi relativi alla pace, alla nonviolenza e a istituire momenti di approfondimento sulle situazioni di crisi per permettere di avere una visione più approfondita della realtà".

Hanno già aderito a questo appello: Acli, Anpi provinciale, Anteas, Arci, Auser provinciale, Caritas diocesana, Como senza frontiere, Coordinamento comasco per la pace, CSV Insubria, Donne in nero, Ecoinformazioni, Emergency, Interragire, Ipsia, Missionari comboniani Rebbio, Tavolo interfedi, Trapeiros Emmaus Erba.

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