L'invito di don Giusto a occupare le case comunali di Como sfitte
Sul problema della casa il sindaco Rapinese paragonato a Ponzio Pilato
Un editoriale destinato a far discutere quello che don Giusto Della Valle ha pubblicato sul periodico Il Focolare della parrocchia di Rebbio. Un editoriale dedicato al problema della casa che affigge numerose persone e famiglie in Italia sprovviste di un tetto. Un problema che don Giusto ha affrontato in modo niente affatto scontato e con un'analisi e un focus sulla situazione comasca. Niente affatto scontato, perché in questo editoriale il prete di Rebbio arriva addirittura a proporre di occupare le case sfitte comunali. Un proposta - provocatoria o no che sia - che certo chiama in causa il sindaco Alessandro Rapinese, definito implicitamente in un passaggio come "Ponzio Pilato", accusato di evitare di affrontare il problema della casa per i senza fissa dimora (soprattutto stranieri) mettendo a norma per loro le abitazioni comunali libere, e di avere deciso di affidarle all'Aler.
Tre le proposte di don Giusto che qui di seguito riportiamo integralmente:
"1) La prima proposta la faccio ai sindacati di Como: aggregatevi e fatevi portavoce di chi ha diritto alla casa. Aprite sportelli di ascolto e lottate sino a che l'obiettivo non venga raggiunto. Lottate, non adeguatevi al sistema capitalistico. 2) Propongo poi a chi temporaneamente amministra la città di Como di affidare gli appartamenti comunali non a norma non all'Aler ma alle Associazioni della città che sono in grado di mettere a norma gli appartamenti stessi. La parrocchia di Rebbio che io rappresento è in grado di mettere a norma una decina di appartamenti ogni anno e di deciderne con il Comune la destinazione. 3) Infine, come ultima opzione, se qualche famiglia avente diritto alla casa si trovasse messa in strada, propongo di passare in casa parrocchiale a Rebbio perché le si dia la lista degli appartamenti comunali vuoti dei nostri quartieri (via Spartaco o via Turati in primis) affinché ciò che ingiustamente non viene dato venga occupato. Darò loro una tonano ad entrare, presenterò loro i vicini di casa, li inviterò a rispettare le regole del condominio e se dovessero esserci sospensioni di energia elettrica chiamerò in aiuto l'elemosiniere del Papa Francesco. Saluti cari e buona lotta perché tutti abbiano casa".