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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Da Lomagna (Lecco) arrivano i ventilatori per le terapie intensive

Il vicepresidente Sala:"La forza della genialità è dei nostri scienziati e dei nostri imprenditori"

Il vicepresidente di Regione Lombardia ha assistito oggi, 29 marzo 2020, alla sperimentazione di un prototipo di ventilatore che potrà essere utilizzato per l’emergenza coronavirus.

Lo sta sperimentando l’azienda Elemaster di Lomagna (Lecco) che è capofila del progetto ‘Milano Ventilatore Meccanico’, iniziativa di ricerca internazionale che coinvolge più di venti realtà scientifiche compresa l'Università di Milano-Bicocca.

«La forza della genialità dei nostri scienziati e dei nostri imprenditori – ha commentato Fabrizio Sala – ci ha permesso di rispondere con tempestività al bisogno di apparecchiature che in questo momento sono di fondamentale importanza perché salvano le vite”.

“In questa emergenza coronavirus sta emergendo – ha proseguito – la capacità di fare rete anche nel mondo della ricerca. Le nuove scoperte o comunque la straordinaria mobilitazione del ondo scientifico per contribuire a fronteggiare l’epidemia trovano una pratica dimostrazione in questo progetto curato da Cristiano Galbiati (professore a Princeton University e GSSI) che con il ricercatore Federico Nati ha lavorato alla messa a punto del dispositivo presso la ditta Elemaster di Lomagna”

Respiratore artificiale con componenti facili da reperire

Grande soddisfazione anche per Giuseppe Gorini, direttore del dipartimento di Fisica ‘Giuseppe Occhialini’.

“Realizzare un respiratore artificiale con componenti meccanici ed elettronici facilmente reperibili sul mercato è – spiega il professore - il nostro obiettivo in questo momento di crisi pandemica. Un modello semplificato ma con una buona affidabilità, adatto all’uso”.

Oggi all'ospedale San Gerardo di Monza è stato condotto il test sul simulatore di respirazione nei laboratori diretti dal professor Giuseppe Foti del dipartimento di Medicina dell'Università di Milano-Bicocca. 

Se tutto dovesse funzionare, la vera innovazione sarebbe proprio nella facilità di reperire le componenti per i nuovi ventilatori, che accellererebbe la loro produzione e distribuzione. 

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