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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Moratti attacca Arcuri sulle vaccinazioni covid: "Mancano dosi e il personale promesso da Roma"

Il commissario replica in una nota: "La colpa dei ritardi è della Lombardia"

Testa contro testa. Di nuovo. Dopo la battaglia sull'indice Rt sbagliato costato alla Lombardia una settimana di zona rossa immeritata - e non giustificata dai numeri -, il Pirellone torna a scontrarsi col governo. Questa volta ad accendere il fuoco è stato l'accordo per l'invio di personale per la campagna vaccinale da parte dell'esecutivo nelle varie regioni d'Italia. 

Ad innescare la miccia, lunedì sera, ci ha pensato l'assessore al welfare, Letizia Moratti, che in una nota - senza troppi giri di parole - si è scagliata contro il commissario nazionale per l'emergenza covid, Domenico Arcuri. 

"Regione Lombardia è pronta, ma urge personale e la certezza di avere a disposizione vaccini sufficienti per avviare le somministrazioni. Tutto è pronto per organizzare la 'fase 2' della vaccinazione anti covid, sia con i canali tradizionali, sia con quelli ad hoc di somministrazione massiva, ma è necessario che il commissario Domenico Arcuri assicuri certezze su due fronti ben precisi per i quali si è impegnato", l'attacco, frontale, firmato dalla vicepresidente.

E ancora: "Innanzitutto, l'invio promesso di un apporto di risorse umane aggiuntive. Arcuri ha previsto l'arrivo in Lombardia di personale sanitario a supporto, medici ed infermieri, ma ad oggi nessuno si è visto. Per febbraio si attendono 123 unità, fino a un massimo nei mesi estivi di 2.544 addetti al mese per giugno, luglio ed agosto. Non è possibile - il j'accuse della Moratti - fare affidamento su numeri totalmente aleatori. È già stata richiesta più volte la pianificazione relativa alla gradualità degli arrivi del personale, ma non abbiamo mai ricevuto risposta".

Gli operatori ci sono, mancano le visite (della regione)

Questa volta, però, la risposta è arrivata. E l'ha firmata direttamente Arcuri. "In riferimento alla nota diffusa questo pomeriggio dal vicepresidente e assessore al welfare della Lombardia, Letizia Moratti, che ha sottolineato come la regione attende dal commissario straordinario per l’emergenza Covid, per il mese di febbraio, 123 fra medici, infermieri e assistenti sanitari, come da programma condiviso per rafforzare la campagna di vaccinazione, gli uffici del commissario rendono noto che, in realtà, il personale aggiuntivo già selezionato e destinato alla Lombardia è di gran lunga maggiore: si tratta, infatti, di 229 fra medici, infermieri e assistenti sanitari”, ha spiegato il commissario.

Però, c'è un però. E sempre stando alla versione del commissario nazionale, la colpa dei ritardi sarebbe imputabile alla Lombardia. "Di questi – ha sottolineato Arcuri in una nota ufficiale - , purtroppo, soltanto 4 hanno già potuto entrare in servizio presso l’Ats di Pavia. Tutti gli altri sono infatti in attesa, ormai da diversi giorni, delle necessarie visite mediche da parte delle Ats regionali. In particolare, 12 da parte dell’Ats Val Padana, 10 dell’Ats Pavia, 43 dell’Ats Brescia, 13 dell’Ats Brianza, 27 dell’Ats Bergamo, 28 dell’Ats Insubria e 86 dell’Ats Milano. Infine, 6 hanno effettuato le visite mediche presso l’Ats della Montagna ma sono in attesa di ricevere dalla stessa Ats l’idoneità”.
 
“Oggi - ha concluso Arcuri con un pizzico di sarcasmo - alle 15 e 46, gli Uffici del commissario hanno inviato una comunicazione ai referenti regionali lombardi per sollecitare gli adempimenti a carico della regione e poter così soddisfare le richieste dell’assessore Moratti”. E intanto un nuovo testa a testa è cominciato.

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