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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Vaccini covid in Lombardia, il piano 'miracoloso' di Bertolaso

Le promesse da appuntare: "A giugno tutto vaccinati, presidi H24 sette giorni su sette"

Mentre ancora non si capisce ancora quando e quali avremo ma soprattutto quali funzionano davvero, la Lombardia accende la luce su giugno. La Regione scommette infatti forte sul tavolo dei vaccini anti coronavirus e si dice pronta a concludere la campagna di vaccinazioni "nelle prime settimane dell'estate". Il virgolettato porta la firma di Guido Bertolaso, l'ex capo della protezione civile chiamato - di nuovo - dal governatore Attilio Fontana in soccorso del Pirellone. Dopo la consulenza per la costruzione dell'ospedale in Fiera - tirato su in poche settimana con 20 milioni di donazioni private, ma mai entrato in funzione con i 200 posti letto annunciati -, la giunta lombarda ha deciso di affidare a Bertolaso l'incarico di coordinare la campagna vaccinale. 

La scelta è stata presa dallo stesso Fontana e dall'assessore al welfare, Letizia Moratti, che si sono detti felicissimi per la decisione del neo commissario di accettare la proposta. Martedì, nel giorno della presentazione ufficiale, Bertolaso ha "sparato" alto e ha annunciato un piano che - dopo i ritardi delle prime settimane - ha quasi il sapore del miracolo. 

Vaccini no stop

Attraverso una "campagna massiccia di vaccinazione 24 ore al giorno 7 giorni a settimana, se abbiamo i vaccini il traguardo di vaccinare tutta la Lombardia prima della fine di giugno è assolutamente possibile", il suo esordio, mica da poco. E ancora: "Noi possiamo pensare a tutto, ma se non ci danno materia prima diventa complesso. Io però sono ottimista - ha ribadito -, penso che a febbraio e marzo ci potranno essere ancora criticità, ma da aprile in poi saremo inondati da dosi di vaccini".

Quindi, sempre all'insegna dell'ottimismo estremo: "È ragionevole che nelle prime settimane dell'estate tutta la Lombardia possa essere vaccinata - ha rimarcato in un'intervista concessa a Lnews, l'agenzia stampa della regione -. In Inghilterra, dall'8 dicembre a oggi hanno vaccinato 5 milioni di abitanti e per la fine di febbraio arriveranno a 15 milioni. E noi siamo forse meno bravi degli inglesi?", ha sottolineato. 

Vaccini in Fiera, palestre e palazzetti

Il neo consulente ha poi spiegato cosa lo ha spinto a tornare in Lombardia: "La voglia di dare una mano, un contributo per risolvere un problema gigantesco, la passione per le questione difficili e la voglia di trovare soluzioni a momenti complicati", senza dimenticare "l'amore per il mio Paese e la vicinanza per questa terra che è stata più colpita dalla pandemia". 

Quindi, più nel dettaglio sul piano: "Si è abituati a lavorare dalle 8 di mattina alle 8 di sera, ma se organizzi un turno dalle 8 di sera alle 8 di mattina hai raddoppiato il tempo", ha evidenziato Bertolaso, facendo intendere di nuovo che l'idea è quella di somministrare vaccini senza sosta. 

Idee chiare anche sul dove: "Grazie spazi al coperto. Tutti i comune ne hanno - ha detto il consulente del Pirellone -. Ci saranno i padiglioni della Fiera di Milano, i Palasport, i palazzetti, le palestre, ovunque ci verrà indicato dai diversi sindaci". Il passo successivo sarà poi "identificare il personale" e quindi "iniziare con le attività". 

Specializzandi e medici in pensione per i vaccini

E proprio sul tema personale sanitario: "Ci sono 2, 3mila medici che stanno facendo il primo o secondo anno di specializzazione. Sei medico quindi una puntura la sai fare, una anamnesi la devi saper fare, devi fare le attività basilari per qualsiasi medico", ha evidenziato Bertolaso, spiegando che gli specializzandi saranno coinvolti nella campagna. Così come "i medici di famiglia, i medici e gli infermieri in pensione, che devono essere incentivati e stimolati a lavorare con noi", insieme ai "20mila volontari di protezione civile che abbiamo e che devono essere attivati" con un permesso che consenta loro di lasciare il lavoro per un determinato periodo. Advertisement

Lo stesso Bertolaso, sempre ai microfoni di Lnews, ha poi voluto lanciare un appello al governo: "Facciamo in modo che il consenso informato possa essere fatto a casa per semplificare. Dobbiamo vaccinare gli italiani, i lombardi - ha concluso - e non aumentare la burocrazia". 

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