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Nonna Giulia positiva al Covid a 92 anni: la sua storia a lieto fine nella Rsa Bellaria di Appiano Gentile

Facevano visita all nonna attraverso una porta finestra e questo l'ha aiutata a non sentirsi abbandonata

Ne abbiamo scritte e sentite tante sulle Rsa, spesso si trattava di storie negative, dove a farne le spese erano gli anziani pazienti e anche le famiglie, impossibilitate a contattarli e a sapere cosa stesse realmente accadendo dentro le strutture. Ma è giusto parlare anche di case di riposo dove le cose, anche e soprattutto nel periodo del coronavisrus, sono state gestite per il meglio. A raccontarci la vicenda di nonna Giulia, 92 anni, positiva al covid-19 e ospite della Rsa di Bellaria (di Appiano Gentile) è Paola Rusconi, sua nipote. 

«Mi sembra giusto, spiega Paola, raccontare anche realtà positive e gli sforzi che hanno fatto, almeno alla Bellaria, per contrastare il contagio del Covid-19 ma soprattutto per non far sentire soli i loro ospiti. Se ne sono sentite tante di brutte storie sulle Rsa, questa è, invece, è una vicenda a liteo fine»

La nonna di Paola, Giulia, ha cominciato a frequentare la casa di riposo inizialmente solo durante il giorno, poi è diventata un'ospite fissa. «La nonna era asintomatica ma positiva al Covid. Essendo una paziente autonoma, abbiamo comunque avuto la possibilità di incontrarla, in maniera protetta, prima in giardino ma con in mezzo una staccionata per mantenere le giuste distanze, poi quando è stata messa nel reparto Covid, attraverso una porta finestra. Nonna aveva il suo cellulare ma siamo sempre stati contattati dagli addetti della struttura, per sapere come stava, tutti i giorni, a volte anche due volte al giorno. Qunado è stata trasferita nel reparto Covid, dopo l'esito del primo tampone, le portavano da mangiare in stanza poi, con i vari miglioramenti, andava in una sala, dedicata solo alle persone risultate positive, dove avevano allestito un reparto per i pasti. Questo ha reso meno difficile, soprattutto psicologicamente, a mia nonna il vivere questa malattia. Perchè, potendo vedere noi, anche se con le dovute cautele, potendo comunicare e passato il primo periodo, anche fare i pasti insieme agli altri del reparto, ha percepito il tutto con una certa "normalità", e sappiamo bene quanto sia importante in queste circostanze non sentirsi soli».

Paola ci racconta che, forse, nonna Giulia è stata anche fortunata perchè era già in cura con un trattamento a base di antitrombosici che, sembrerebbe, aiutano nella guarigione del covid-19. Adesso si aspetta il secondo tampone, quello definitivo, che dovrebbe stabilire la sua definitiva guarigione. Una donna forte Giulia che a 92 anni ha sconfitto il coronavirus, forse anche perchè è stata messa in condizioni ambientali e psicologiche positive. Sono aspetti da non sottovalutare. 

La struttura Bellaria è stata in grado di reagire prontamente, e creare un accesso covid con ingresso separato e possibilità di incontri protetti con i familiari. Se è giusto raccontare i casi di malasanità, è anche bello vedere come, sebbene investiti dalla pandemia senza preavviso, molte case di riposo, tra cui la Bellaria, siano riuscite a trovare soluzioni ottimali non solo per ridurre i contagi ma per isolare i positivi ed evitare che il virus si diffondesse a macchia d'olio. Senza dimenticare il lato umano: nessuno si è sentito solo. 

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