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Coronavirus

Spostamenti Italia Svizzera (e viceversa): verso la zona franca entro 30 km dal confine

Alfieri: «Al lavoro per spostamenti più facili per esigenze commerciali, servizi e affetti»

Dal 16 maggio è decaduto l'obbligo di quarantena per gli svizzeri che vogliono recarsi in Italia anche se ci sono ancora delle regole e delle procedure da seguire. Il ministro della Salute Speranza ha lasciato l'obbligo di avere un tampone negativo (sia molecolare o antigenico) che deve essere stato effettuato nelle 48 ore precedenti l'ingresso in Italia. Questo vale anche per chi è vaccinato o ha avuto il covid.

Cosa devono fare invece gli italiani che vogliono andare in Svizzera? L'Italia non è presente nell'ultima lista dei Paesi a rischio, quindi non ci sono precauzioni particolari per l'ingresso in Svizzera. Sono però indicate tre regioni italiane ovvero:

Regione Basilicata

Regione Campania

Regione Puglia

Chi volesse, da queste tre regioni Italiane, raggiungere il territorio elvetico dovrà seguire le procedure d'ingresso che si attivano per chi arriva da paesi a rischio. 

Dalla Lombardia alla Svizzera 

Quindi secondo quanto riportato sul sito della Confederazione Svizzera da parte dell'ufficio della Sanità Pubblica UFSP (questo il link per consultare direttamente la pagina ) chi da Como o dalla Lombardia entra in Svizzera non ha obblighi particolari. Dovrà chiaramente rispettare le norme in vigore nei vari cantoni (uso della mascherina, se e dove previsto, distanziamenti, ecc..). È consigliabile consultare il sito ufficiale della Confederazione Svizzera per verificare sempre che lo Stato o la Regione da cui partiamo per raggiungere la Svizzera non sia nell'elenco dei paesi a rischio: l'elenco viene aggiornato ogni 14 giorni. Questo vale, dalla Lombardia oggi, 22 maggio, per chi passa la frontiera con mezzi propri. Diverse le procedure per chi vuole raggiungere la Svizzera con l'aereo o con autobus, treni e battelli. 

Dall'Italia alla Svizzera con autobus, treni o battelli

Per chi vola in Svizzera è comunque necessario presentare un test covid negativo (fatto nelle 48 ore precedenti il viaggio) e compilare un modulo di entrata (qui il link). Chi raggiunge, dalla Lombardia o comunque da zone non considerate a rischio il territorio svizzro con autobus, treni battelli dovrà presentare il modulo d'entrata compilato. 

Pressing per la zona franca: si chiede entrata libera dalla Svizzera all'Italia in un raggio di 30 chilometri

Ricapitolando in base all'elenco dei paesi a rischio attuale, per chi abita in Lombardia è semplice andare in Svizzera e non serve alcun tampone. Il problema, o meglio la confusione, si pone al rientro. Ovvero per chi dall'Italia volesse andare in Svizzera un giorno o addirittura in giornata, magari per andare a trovare parenti e amici a pochi chilometri di distanza: in questi casi le regole non sono chiare. Essendo un rientro presso la propria residenza in Italia è consentito senza alcuna norma o obbligo? La risposta è NO perchè per rientrare in Italia dalla Svizzera, come indicato per gli spostamenti sul sito del Governo stesso, ci vuole un tampone. Queste le norme in vigore.

In parlamento c'è comunque chi sta pressando per avere una deroga per un'entrata libera dalla Svizzera all'Italia nel raggio di 30 km dal confine e per poche ore in modo da uscire da questo vuoto burocratico che di fatto non permette all'economia di confine di ripartire e soprattutto alle famiglie che sono separate da pochissimi chilometri di ricongiungersi. Secondo Alfieri, senatore del Pd che sta lavorando per ottenere questa deroga: "È questione di giorni".

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