L'ipotesi di riaprire scuole e nidi anche nella zona rossa dopo Pasqua, il nuovo Dpcm
Ma la Lombardia spera nella zona arancione già dalla prossima settimana
Aprire scuole e nidi anche nella zona rossa subito dopo Pasqua. L'ipotesi di modificare questo punto chiave per famiglie, ragazzi e bambini nel nuovo Dpcm (o decreto legge) che sarà operativo dopo la scadenza dell'attuale decreto prevista per il 6 aprile. I primi segnali di apertura a quest'idea - almeno per quanto riguarda le materne, elementari e prima media - arrivano dal Governo. Il premier Mario Draghi ha assicurato: "Per quel che mi riguarda, la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media".
Scuole aperte dopo Pasqua con il nuovo Dpcm
La data di riapertura rimane incerta, ma dall'Esecutivo arrivano i primi segnali di disponibilità a riaprire le scuole subito dopo le festività pasquali. La ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, ha detto a Sky Tg24: "La scuola è chiusa nelle regioni rosse e mi auguro che in questa settimana ci siano regioni che possano passare in zona arancione, la Lombardia ci spera - qui le regole relative - e quindi possano riaprire le scuole dell'infanzia, i nidi, la primaria e la secondaria di primo grado e 50 e 50 le scuole secondarie di secondo grado".
Protesta dei ragazzi: "Torniamo a scuola"
Il prossimo monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sull'evoluzione dell'epidemia è previsto per venerdì 26 marzo, ma nel caso di passaggio di alcuni territori in zona arancione bisognerà capire se i governatori riterranno invece di prolungare la chiusura delle scuole, visto che da giovedì prossimo cominciano le vacanze di Pasqua e si tratterebbe di riaprire soltanto per tre giorni. Più probabile che il governo prenda una decisione sulla riapertura delle scuole dal 6 aprile in avanti, quando scadrà il decreto legge in vigore.
Aprire anche i nidi dopo Pasqua
"Già dopo Pasqua ritengo che in zona rossa (qui tutte le regole), complice l'aumento delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell'infanzia e almeno la primaria. È ovvio che nel frattempo sarà aumentata la campagna vaccinale e diminuiti i contagi e l'Rt", ha detto ancora la ministra Bonetti. La sua posizione è condivisa da M5s e Forza Italia.
Video: flashmob per tornare in classe
"Più teniamo i nostri bambini a casa, più miniamo il loro futuro. Aspettare ancora per riaprire le scuole avrà solo conseguenze negative, per questo torniamo a chiedere al governo che almeno gli alunni di asili nido, scuole dell’infanzia ed elementari tornino subito in classe, e che si lavori per riportare tra i banchi anche tutti gli altri il prima possibile: i danni educativi e psicologici su di loro stanno aumentando spaventosamente", ha dichiarato Gianluca Vacca, capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Cultura a Montecitorio.
Scuole, le regole in zona rossa
Le regole in vigore al momento in zona rossa prevedono che vengano sospese le attività dei servizi educativi dell'infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgano esclusivamente con modalità a distanza. L'ultimo decreto ha disposto la chiusura delle scuole automaticamente quando il rapporto tra contagi e popolazione è di 250 casi su centomila abitanti alla settimana.
Anche Licia Ronzulli (Forza Italia, presidente della commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza) si dice d'accordo con il ministro Bonetti sulla "necessità di far ripartire, già immediatamente dopo le festività pasquali, la scuola dell'infanzia e quella primaria. Si tratta di scuole che per l'età dei bambini e il tipo di offerta formativa non consentono in alcun modo di sostituire le lezioni in presenza con la didattica a distanza".
Un po' più cauta la posizione del Partito democratico: "Crediamo sia importante diversificare le prossime e necessarie aperture non solo per zone e colori ma anche per fasce d’età, valutando con attenzione se anche nelle zone rosse sia possibile procedere con l’attività almeno di asili nido, scuole d’infanzia e primarie. Sugli altri ordini è importante continuare a monitorare le ricerche tenendo presente che alcuni dei dati che emergono adesso sono riferiti a periodi pre-varianti", hanno dichiarato Paolo Lattanzio e Flavia Piccoli Nardelli, componenti Pd della Commissione Cultura della Camera.
Bonus e aiuti alle famiglie per le scuole chiuse
Quanto alle misure necessarie per venire incontro alle difficoltà delle famiglie con figli in questo momento di emergenza, Bonetti ha commentato: "Non siamo più nella situazione del primo lockdown. Ma è evidente che se la situazione d’emergenza si prolungherà, nei prossimi provvedimenti ci sarà il mio personale impegno per allargare gli strumenti del bonus baby sitter e congedi. La ministra per le Pari opportunità e la famiglia ha poi ribadito che "per le famiglie con figli la prospettiva è sapere che da luglio partirà l’assegno unico universale, sul quale ritengo io da oggi possiamo investire anche di più di quello che avevamo preventivato".