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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

I prof non vaccinati tornano a scuola, ma non per insegnare: cosa cambia dal 1° aprile

Non andranno, dunque, in classe ma potranno comunque lavorare. È quanto prevede il decreto legge

Secondo il decreto pubblicato in Gazzetta, la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni. 

Fino al 15 giugno resta quindi l'obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico, ma qualcosa cambierà con la fine dello stato di emergenza. Dal 1° aprile il personale docente ed educativo non vaccinato sarà utilizzato e potrà tornare a scuola ma non in classe a insegnare bensì in attività di supporto all'istituzione scolastica. Non andrà, dunque, in aula ma potrà comunque lavorare. Come riportato in un articolo dei colleghi di Today.it, questo è quello che prevede il decreto legge sulle disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto al Covid che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che contiene anche disposizioni che riguardano la scuola. 

Alcuni sindacati, come l'Anief, da tempo considerano "incostituzionale l'obbligo vaccinale che nella scuola - accusano - continua a tenere sospesi dal servizio senza stipendio circa 10mila docenti e Ata".

Scuola, resta l'obbligo di mascherine

Resta l'obbligo di utilizzo di mascherine di tipo chirurgico (o di maggiore efficacia protettiva), fatta eccezione per i bambini fino a sei anni di età e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso delle mascherine. La mascherina va indossata anche sui mezzi di trasporto e sui mezzi di trasporto scolastici (di tipo FFP2 fino al 30 aprile 2022). La mascherina non va indossata durante le attività sportive.

Resta raccomandato il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano. Fino al 30 aprile si potrà accedere alle istituzioni scolastiche solo esibendo il green pass cosiddetto 'base' (vaccinazione, guarigione o test). Resta fermo, in ogni caso, il divieto di accedere o permanere nei locali scolastici se si è positivi al Covid o se si presenta una sintomatologia respiratoria e una temperatura corporea superiore ai 37,5°. Sarà possibile svolgere uscite didattiche e viaggi d'istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive.

Le quarantene all'asilo

In presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e per docenti ed educatori, nonché per le bambine e i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l'utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto. In questo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

Le quarantene a scuola

In presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e gli studenti che abbiano superato i sei anni di età è previsto l'utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto. In questo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

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