Riapre l'ospedale covid in Fiera: ricoverato il primo paziente
Per Attilio Fontana lo scopo è "tenere più libere le rianimazioni dei singoli ospedali"
Sono trascorsi sette mesi da quando l'ospedale in Fiera di Milano, creato per assistere pazienti covid, ha chiuso i battenti. Costruito in piena emergenza sanitaria, nella primavera 2020, il nosocomio era stato poi chiuso lo scorso giugno rimanendo disponibile per futuri picchi pandemici.
I casi con l'arrivo dell'estate erano diminuiti e la pandemia riusciva ad essere gestita dai reparti dei singoli ospedali.
La decisione di riaprire l'ospedale in Fiera è stata presa dalla Regione per cercare di alleggerire la pressione sugli altri ospedali della Lombardia e poter garantire a chi affetto da altre patologie le giuste cure.
Il primo paziente è arrivato oggi, 14 gennaio 2022.
L'ospedale in Fiera è stato aperto tre volte: a inizio pandemia (marzo-giugno 2020) e con la seconda ondata tra ottobre 2020 e giugno 2021 e infine oggi 14 gennaio 2022.
La gestione è affidata al Policlinico di Milano.
All'interno - spiegano - sono stati riattivati due moduli da 15 letti ciascuno, per un totale di 30 disponibili. Alle 12.30 è stato ricoverato il primo paziente. Medici e infermieri provengono, oltre che dal Policlinico anche da Niguarda. Se il numero dei ricoverati dovesse aumentare, potrebbero arrivare anche i sanitari di altre strutture deò territorio come avvenne in passato.
A coordinare il trasferimento dei pazienti dalle terapie intensive di tutta la Lombardia è la direzione generale Welfare della Regione, che si occuperà anche di monitorare attentamente la situazione e, qualora ve ne fosse la necessità, riattivare, in anticipo, altri moduli.