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Domenica, 3 Dicembre 2023
Coronavirus

Il pranzo di Natale in zona rossa: una poltrona per due (congiunti)

Como si prepara al suo Natale più difficile

Si sta trascinando da ormai troppi giorni la decisione su come saranno i nostri giorni di Natale. Già sapendo che il governo metterà mano anche alla nostra tavola e non solo alle nostre uscite. E mentre a Como arriva il senso unico per lo shopping dalla Capitale si attendono  ancora novità: un nuovo Dpcm e un decreto legge per il Natale 2020 e il Capodanno in zona rossa.

Ma nel governo non c'è ancora accordo definitivo né sulle date della stretta né sulle deroghe per il pranzo del 25 dicembre. E c'è chi scrive che potrebbe arrivare anche solo il decreto legge. Ma dopo aver fatto trapelare l'intenzione di intervenire già ieri, Giuseppe Conte ha rimandato a oggi tutti gli appuntamenti decisivi per il lockdown delle festività: tra mezzogiorno e le 3 è in programma una riunione con le Regioni, il Consiglio dei Ministri è programmato per le 18 e da quell'ora ogni momento sarà utile per varare le nuove norme, che in ogni caso "salverano" il weekend del Grande Esodo (19 e 20 dicembre) e potrebbero anche arrivare sabato. 

Natale 2020 in zona rossa ma con due congiunti

Dopo aver praticamente annunciato un piano che prevede la zona rossa in tutta Italia il 24, 25, 26 e 27 dicembre 2020, il 31 e l'1, il 2 e il 3 gennaio 2021, all'interno della maggioranza è tornata a farsi sentire la linea dura, ovvero quella capitanata dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal responsabile degli Affari Regionali Francesco Boccia che vuole la zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio. L'ipotesi, hanno fatto sapere fonti di governo, è ancora sul tavolo ma il premier non ha alcuna intenzione di chiudere l'Italia per due settimane intere durante le feste. La mediazione che prevede il lockdown a singhiozzo rimane la scelta più probabile anche se in campo c'è anche l'ipotesi di una zona arancione nei giorni diversi da quelli festivi (il 28, il 29 e il 30 dicembre e il 4, il 5 e il 6 gennaio), così come quella di allargare la zona rossa all'Epifania e al giorno prima (il 5 e il 6 gennaio). E quindi le ipotesi in campo restano attualmente tre: 

  • tutta l'Italia in zona rossa dal 24 al 27 dicembre e dal 31 al 3 gennaio, con la possibilità di aggiungere il 5 e il 6; negli altri giorni saranno in vigore le regole della zona gialla;
  • tutta l'Italia in zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio, portata avanti dai "rigoristi"; 
  • tutta l'Italia in zona arancione nei giorni non festivi né prefestivi e rossa negli altri giorni;

Da chiarire anche l'eventualità di permettere comunque degli spostamenti tra piccoli comuni, la possibilità di andare a trovare le persone anziane e di avere due congiunti non conviventi in più a tavola, anche se su questo punto l'ala rigorista è ferma sulle sue posizioni. Non dovrebbe però spuntarla secondo i giornali, che oggi confermano l'intenzione di derogare alle regole per il pranzo (o la cena) di Natale permettendo "due invitati" e, addirittura, con l'ipotesi di non contare gli under 14 all'interno delle regole. Il Corriere della Sera anticipa la possibile formulazione della regola dei due invitati nel prossimo Dpcm: "Lo spostamento verso le abitazioni private è consentito nei limiti di due persone per ciascuna di esse, ulteriori a quelle ivi già conviventi". Bisogna poi vedere, spiega ancora il quotidiano, se il premier riuscirà a convincere i ministri che "i minori di 14 anni non si contano", come nel lockdown deciso da Merkel in Germania. Conte potrebbe anche decidere di emanare soltanto un decreto legge (senza il Dpcm) inserendo la limitazione riguardo al grado di parentela di chi può recarsi in visita. E potrebbe quindi tornare in auge il termine "congiunti" varato durante il lockdown di marzo, ma nella sua estensione più ampia: in quel caso via libera anche a relazioni stabili, fidanzati e compagni. Allo stesso modo il governo è orientato a non introdurre alcuna condizionalità sul fatto che le persone da ricevere o andare a trovare debbano essere anziani fragili. 

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