Obbligo vaccinale per categorie, il sottosegretario Costa è possibilista

Mentre in provincia di Como i dati delle vaccinazioni hanno superato il 90% e la zona rossa sembra al momento solo un brutto ricordo dello scorso anno, il sottosegretario Costa, intervenendo a Radio anch'io è tornato a parlare di obbligo vaccinale: "Per alcune categorie non è assolutamente un tabù e siamo pronti a prenderlo in considerazione. Non e' corretto che chi si è vaccinato debba sopportare misure restrittive a causa di una minoranza che non si e' vaccinata".

Insomma la morsa vaccinale si restringe sempre più con obiettivo di arrivare a vaccinare il 90% della popolazione italiana, da qui la considerazione di Costa sui provvedimenti da affrontare nei prossimi mesi: " Le scelte non saranno molte: proseguire con le misure restrittive imponendole anche a chi si è vaccinato; introdurre delle distinzioni; introdurre degli obblighi vaccinali per alcune categorie come alcune fasce d'età over 50 e over 60 dove ci sono molti concittadini che non si sono vaccinati e alcune categorie a stretto contatto con il pubblico".

Un tema delicato, in particolare quello delle restrizioni mirate, che farà molto discutere nelle prossime settimane, soprattutto se i segnali di ripresa del covid dovessero confermare un costante aumento dei contagi. Poi, probabilmente a gennaio, si aprirà un'altra delicata finestra, ovvero quella che riguarda il vaccino anti covid per i bambini nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, visto che negli Stati Uniti l'Fda lo ha appena approvato per Pfizer.

Per quanto riguarda invece la possibile reintroduzione dell'obbligo di mascherina all'aperto, sempre Costa si è così espresso: "Ad oggi questa non è un'ipotesi sul tavolo del Ministero. Ma in questo senso vale la pena ricordare che già in fascia gialla l'obbligo di indossare il dispostivo di protezione della bocca e del naso  tornerebbe automaticamente anche all'aperto.