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Nuovo Dpcm Draghi fino a Pasqua: le regole per gli spostamenti, visite a parenti e amici

Il decreto firmato dal premier sarà valido dal 6 marzo fino al 6 aprile

Ieri, 5 marzo, il monitoraggio #42 del Cts ha stabilito che la Lombardia almeno fino al 14 marzo, sarà in zona arancione rafforzato (qui le regole principali aggiornate). Da oggi, sabato 6 marzo 2021 entra anche in vigore il nuovo Dpcm  firmato da Mario Draghi il 2 marzo 2021 (qui il testo sulla Gazzetta Ufficiale), un pacchetto di misure in merito all'emergenza coronavirus che sarà operativo per un mese, fino al 6 aprile (quindi anche il periodo della Settimana Santa e Pasqua). Ecco dunque un riepilogo di quello che succederà per gli spostamenti a seconda del colore della propria zona. 

Il nuovo Dpcm conferma la linea del rigore per il contenimento del contagio da covid-19 e conferma il coprifuoco nelle aree gialle, arancioni e rosse: dalle ore 22 e fino alle 5 del mattino. In zona bianca le ordinanze regionali possono invece rinviare l'orario del ritorno a casa.

Le regole sugli spostamenti fino a Pasqua

Quali sono le regole sugli spostamenti tra regioni e verso le seconde case fino a Pasqua? In sintesi:

  • Spostamenti. Fino al 27 marzo 2021, sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È vietato anche ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona arancione e rossa salvo che per comprovate esigenze.
     
  • La deroga per parenti e amici sugli spostamenti. La norma è cambiata e adesso è declinata per zone. In zona gialla si può andare dalle 5 alle 22 a casa di amici e parenti una sola volta al giorno, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, portando con sé minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti conviventi, all’interno della regione di residenza. In zona arancione si può andare ma rimanendo sempre nel proprio comune di residenza; in zona arancione rinforzata e in zona rossa le visite sono invece vietate.
     
  • Seconde case. Si può andare ma soltanto se si trovano in una regione gialla o arancione (non arancione rinforzata), solo se la casa non è abitata da altri e solo se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa. Chi vive in zona arancione scuro o rossa non può uscire dal comune di residenza anche per andare in una seconda abitazione. È vietato, in ogni caso, invitare amici o parenti che non facciano parte del proprio nucleo familiare. In caso di case condivise o in multiproprietà potrà andare solo una famiglia alla volta. Occorre inoltre dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

Gli spostamenti tra regioni: regole del Dpcm 

Gli spostamenti tra regioni sono dunque bloccati anche per quei territori che si trovano in fascia bianca o gialla. Fanno però eccezione i casi di comprovata necessità, a prescindere dal colore della fascia in cui si trovano le aree in cui ci si sposta. Come con il precedente Dpcm, è in ogni caso consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità.

Palestre e piscine

Palestre e piscine restano chiuse in tutta Italia, tranne che nelle zona bianche.

Cinema e teatri

Al momento sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto. A partire dal 27 marzo 2021 ma solo in fascia gialla «gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 400 per spettacoli all’aperto e a 200 per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala».

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