Nuova ipotesi, tampone per eventi a chi non ha terza dose

All'inizio valeva 12 mesi, poi sono diventati 9. Ora c'è la seria possibilità che la validità del green pass scenda a 6 mesi se non addiruttura a 5. La sentenza è attesa questa sera con l'arrivo dell'ennesimo decreto covid che porterà sotto l'albero di Natale nuove misure più stringenti. I motivi dichiarati sono quelli legato alla paura che la variante omicron possa portare un'ulteriore balzo dei contagi, che ieri in Lombardia ha portato a un ritorno sopra i 10 mila positivi, un dato che non si registrava dal novembre del 2020.  

Ma la nuova norma che divide anche la maggioranza è quella che potrebbe portare alla decisione da parte del governo di chiedere un tampone negativo - evidentemente tornato ad avere una sua importanza, dopo che era stato ampiamente demonizzato per i "no vax" - anche per i vaccinati. L'ultima indiscrezione parla della possibilità che il test venga richiesto almeno per accedere ai grandi eventi e in discoteca a chi non avesse ancora effettuato la terza dose di vaccino anti covid.

Se ne discute anche in relazione al fatto che l'inoculazione del booster, ora atteso dopo 5 mesi dalla seconda dose, potrebbe essere autorizzata a 4 mesi o anche a 3 mesi, come già accade ad esempio in Inghilterra. Il motivo è semplice: se da un lato i vaccini dimostrano di proteggere dalla malattia più grave, dall'altro le ricerche affermano che la durata della protezione scende sensibilmente con il passare dei mesi. In altre parole le due dosi, - la terza non si sa, anche se in Israele già si procede con la quarta - offrono una copertura importante per non più di 4 mesi.

Sarà un altro lungo inverno segnato duramente dalla pandemia, con la speranza che prima o poi venga trovato un vaccino che abbia almeno una copertura annuale. E in questo senso anche le parole della Capua sono abbastanza chiare: "Faremo un vaccino covid ogni 5 mesi in attesa che diventi annuale come quello per l'influenza".