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Venerdì, 29 Marzo 2024
Coronavirus

Como, il viaggio verso la zona gialla e il nuovo decreto Draghi

La firma è attesa per il 21 o 22 aprile

Una questione di giorni e Mario Draghi firmerà il decreto che porta l'Italia verso una progessiva riapertura. Mercoledì 21 o giovedì 22 saranno i giorni giusti per convocare il consiglio dei ministri che varerà il decreto sulle riaperture dal 26 aprile. Ripristinando la zona gialla (ma "rafforzata) e le sue regole in tutto il paese. E dodici regioni (più le due province autonome di Trento e Bolzano) potrebbero entrare da subito nell'area a minori restrizioni. Como e la Lombardia sono tra aree dello Stato candidate a cambiare colore perché già questa settimana ha dati da zona gialla. E, in ogni caso, dopo l'annuncio del Governo di un calendario delle aperture ci sono già stati i primi segni di ripresa del turismo perchè, come ha detto anche il ministro Garavaglia: «Il calendario vuol dire turismo» e per il lago di Como è un aspetto primario. 

Il decreto di Draghi sulle riaperture

  • Il calendario

Come sempre, prima ci sarà la riunione con il Comitato Tecnico Scientifico e poi quella con le Regioni. Sono entrambe in programma per martedì 20 e serviranno per preparare il Cdm che metterà la firma sul nuovo decreto legge. Con un calendario per le riaperture dal 26 aprile fino a settembre e lo stato d'emergenza da prorogare fino al 31 luglio.

  • Il coprifuoco

Sul tavolo ci sono ancora due problemi politici. Uno è il coprifuoco, che la Lega vuole cancellare. Un altro sono i criteri per la riapertura dei ristoranti. Che potrebbero essere considerati troppo stringenti. 

  • Il pass per gli spostamenti

Il primo passaggio è la riunione degli esperti del Cts che dovranno esprimere un parere sul pass che servirà per spostarsi tra le regioni di colore diverso ma anche per accedere ad alcuni eventi, come assistere a spettacoli dal vivo o andare al cinema. Le certezze al momento sono due: la prima è che non sarà pronto per il 26 aprile, dunque da lunedì prossimo ci si sposterà verso le regioni rosse e arancioni con l'autocertificazione e uno dei tre documenti necessari allegato, il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l'esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Il pass per gli spostamenti tra regioni sarà in linea con il Green Pass europeo e potrebbe diventare operativo tra giugno e luglio. L'ipotesi più concreta è utilizzare una app che contenga un Qr code con le informazioni, da esibire a richiesta. L'indiziata numero uno è 'Io', la app della Pubblica amministrazione già utilizzata per il cashback di Stato: è costruita, dicono gli esperti, secondo tutti i canoni europei per quanto riguarda l'identità digitale e il rispetto della privacy, dunque già pronta per l'utilizzo. In ogni caso una decisione definitiva ancora non c'è e al momento non sono escluse neanche le altre due opzioni: rimanere con il certificato cartaceo o utilizzare la tessera sanitaria.

Riaperture in zona arancione e rossa?

Sul tavolo degli esperti del Cts ci saranno anche le linee guida delle Regioni per le riaperture. Dove c'è il problema della riapertura dei ristoranti in zona arancione e rossa e quella delle palestre e delle piscine. Entrambe le ipotesi rischiano una bocciatura. Mentre il punto più importante adesso è quello dei numeri dell'epidemia. Perché sarà in base ai numeri che le regioni verranno collocate nella zona gialla rafforzata in arriva. 

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