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Natale, arriva la circolare che autorizza le visite ai parenti non autosufficienti e i viaggi prima del 21 dicembre

Servirà l'autocertificazione (o il modulo autodichiarazione) ma sarà possibile raggiungere e assistere parenti o amici soli e non autosufficienti durante le feste natalizie

Alla fine la specifica del Governo in merito a visite a parenti, amici, nonni nel periodo di Natale è arrivata. Nelle situazioni di necessità è stato inserita anche la visita a parenti o amici non autosufficienti. Ma nella delibera non è specificato che debbano essere soli. Insomma, usando un pò di buon senso e autocertificandosi, sarà quindi possibile, come indicato, far visita anche a parenti in altri comuni. I controlli sono già previsti per l'Immacolata, ma saranno ferrati a partire dal 21 dicembre. Rimane, specie per chi vive in piccoli paesini, come molti nella provincia di Como, la richiesta di rivisitare le interpellanze tra comuni piccoli e adiacenti. Richiesta che potrebbe essere presa in considerazione nei prossimi giorni. 

Visite ai nonni e ai parenti 

Una circolare pubblicata dal ministero dell'Interno sulle misure del Dpcm 3 dicembre 2020 e sul decreto legge 2 dicembre n. 158 2 certifica quello che, come riportato anche su Today.it,  era già stato anticipato prima dei provvedimenti, ovvero che sarà possibile fare visita agli amici, ai nonni o agli anziani soli in qualsiasi momento (rispettando il coprifuoco) durante le feste di Natale 2020 e Capodanno 2021. Ma specifica che dovranno essere "non autosufficienti", in attesa delle Faq di Palazzo Chigi. E il coordinatore del Cts Agostino Miozzo chiede la denuncia penale contro chi aggira i divieti. 

La circolare di Natale che "autorizza" le visite ai nonni e agli amici "non autosufficienti"

Il testo della circolare inviata da Luciana Lamorgese ai prefetti specifica alle pagine 2 e 3 che, pur essendo vietati nei periodi indicati gli spostamenti tra regioni e comuni, è possibile sia fare visita a parenti e amici soli "non autosufficienti" che tornare a casa, ovvero:

  • resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;
  • tra le situazioni di necessità, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita FAQ pubblicata sul sito web del Governo.

Va però sottolineato che in questi casi sarà necessario compilare il modulo autodichiarazione (la cosiddetta autocertificazione). Si vigilerà sugli spostamenti ma nell'autodichiarazione, tra "le situazioni di necessità", sarà possibile inserire "l'esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici non autosufficienti allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del governo". C'è da segnalare che nella norma non si specifica che questi debbano essere "soli". E soprattutto, appare vago il riferimento alla "non autosufficienza" degli amici e dei parenti da visitare: secondo le indicazioni dell’International Classification of Functioning Disability and Health-ICF dell’Organizzazione mondiale della sanità non autosufficiente è chi ha:

  • l'incapacità di provvedere autonomamente al governo della casa, all’approvvigionamento e alla predisposizione dei pasti; 
  • l'incapacità di provvedere autonomamente alla cura di sé, ad alimentarsi e al governo della casa; 
  • l'incapacità di provvedere autonomamente alle funzioni della vita quotidiana e alle relazioni esterne e presenza di problemi di mobilità e di instabilità clinica.

Per il resto, il ministero dell'Interno fa sapere che la grande stretta dei controlli di Natale comincerà il 21 dicembre, quando diventeranno operative le disposizioni dell’ultimo Dpcm. Ma già oggi, visto il Ponte dell'Immacolata, i controlli sono scattati. 

Gli italiani in viaggio prima del 21 dicembre

Il tutto accade mentre sui giornali si racconta come si sta organizzando chi vuole aggirare i controlli per cenone e veglione (“le richieste di prenotazione per soggiorni-lampo nelle case vacanze private hanno cominciato a fioccare” e se per gli hotel le regole sono chiare, “per questo altro tipo di allogi è deregulation” oppure prenotare una stanza d’albergo o un b&b per la notte e cenare nella struttura - pur rimandendo nella propria camera - senza limiti d'orario) e, fa sapere il Corriere della Sera oggi, molti italiani sembrano aver deciso di spostarsi per raggiungere le loro destinazioni natalizie il 19 e 20 dicembre:

Alitalia ha fatto sapere che le prenotazioni per volare dal 14 al 20 dicembre sono balzate del 50% (il dato è in salita), ma crescono del 13% anche quelle per la settimana successiva, quando in teoria non ci potrebbe spostare. 

Per questo nella circolare 'si raccomanda'' ai prefetti ''di voler pianificare, nell'ambito dei lavori del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, mirati servizi di controllo del territorio, specie in prossimità delle festività natalizie, dedicando particolare attenzione alle aree di maggiore affollamento, in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale''. Allo scopo ''andranno opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo, tenuto conto della necessità di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosità dell'impegno'', prosegue. ''Analoga attenzione andrà rivolta ai controlli da effettuarsi sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto''. 

Infine, ''a decorrere dal 10 dicembre 2020, nel caso di soggiorno o transito nei quattordici giorni anteriori all'ingresso in Italia in uno o più Stati o territori di cui all'elenco C dell'allegato 20, occorrerà presentare al vettore e agli organi preposti ai controlli l'attestazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all'ingresso, e quindi in territorio estero, a tampone risultato negativo. La mancata presentazione di tale attestazione comporterà, fra l'altro, l'applicazione dell'obbligo di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e all'isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni''. 

La denuncia penale per chi aggira la legge

E il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo chiede intanto di denunciare penalmente (e non solo di multare) chi aggira i divieti: "Gran parte della popolazione italiana le raccomandazioni le sta rispettando. Poi ci sono i soliti furbetti che alterano l’equilibrio tra ordine e raccomandazione, sono quelli che navigano negli spazi lasciati dalle migliori intenzioni del governo. Per questo a preoccupare è il meccanismo emulativo. Servono controlli rigidi e segnali importanti", dice in un'intervista al Messaggero. Quali? "Se si ferma un soggetto e questo produce un’autocertificazione che ad una verifica risulta falsa, non puoi dargli solo la multa di 300 euro. Devi perseguirlo effettivamente con una denuncia per falso in atto pubblico. Per estremizzare bisogna portarlo di fronte ad un giudice penale, così non c’è il rischio si prendano sotto gamba le misure. Non può passare il messaggio che si tratta di una sorta multa per divieto di sosta, va a finire che qualcuno che dica “chi se ne frega” lo trovi sempre". 

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