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Venerdì, 29 Marzo 2024
Coronavirus Via Torno, 1

Il caso di Giovanni, da Blevio a Como per fare la spesa per tutta la famiglia: 533 euro di multa

Fermato e sanzionato dai carabinieri, ma una circolare del Prefetto autorizza a spostamenti per fare la spesa

E' uscito di casa da solo per andare a fare la spesa e ha percorso meno di 4 chilometri in soli 7 minuti, dalla sua abitazione di Blevio al negozio del consorzio alimentare di piazza Croggi. Ha comprato oltre 70 euro di prodotti alimentari (e non solo) per sé, per la sorella, per il padre e per la zia con i quali abita, e si è rimesso subito in auto per tornare a casa. Questo è ciò che ha fatto Giovanni Lucini nella mattinata del 22 aprile, convinto di essere in regola, vista la circolare della Prefettura che autorizza a piccoli spostamenti al di fuori del proprio Comune per acquistare generi alimentari laddove il piccolo negozio di paese non sia accessibile o qualora non venda determinati prodotti.

Controllo e multa

A non essere convinti che Giovanni fosse in regola, però, sono stati i due carabinieri della compagnia di Como che lo hanno fermato all'inizio di via Torno (in prossimità della Salita Quarcino). Inutile esibire lo scontrino che attestava sia l'entità della spesa (non certo due o tre prodotti), sia l'orario a dimostrazione di avere impiegato il tempo necessario per compiere gli acquisti. I militari non hanno voluto sentire ragione e hanno comminato a Giovanni una sanzione di ben 533 euro.

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Inutile provare a spiegare

"Ho spiegto ai carabinieri che il negozio di Blevio - ha raccontato Giovanni Lucini a QuiComo - è piccolo e che c'era la coda, e che comunque avevo esigenza di prendere alcuni prodotti che non sono in vendita in quel negozietto. Da casa mia all'alimentari di piazza Croggi a Como, Comune tra l'altro confinante con Belvio, la strada è davvero breve e io dovevo fare la spesa per tutta la mia famiglia. Ma i carabinieri non hanno voluto sentire ragioni e sono dovuto stare un'ora fermo ad attendere che espletassero le procedure del controllo e della sanzione. Ma ho già presentato il ricorso per chiedere al Prefetto l'annullamento di questa ingiusta multa".

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La circolare del Prefetto consente di spostarsi

Giovanni Lucini è uno delle tantissime persone che ha presentato e che presenterà ricorso per chiedere l'annullamento di sanzioni ricevute a seguito di controlli anti-covid. In particolare Giovanni a sua totale discolpa menziona la circolare che la Prefettura di Como ha diffuso a tutti i sindaci della provincia il 17 aprile, in cui testualmente si legge: "Sono sempre consentiti i movimenti effettuati per situazioni di necessità che rivestano carattere di quotidianità o comunque siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze percorse. Rientrano in tale casistica gli spostamenti per l'approvvigionamento di generi alimentari, nel caso in cui il punto vendita più vicino e/o accessibile sia ubicato nel territorio di altro Comune. Con riferimento a tale ultimo aspetto, si precisa che l'accessibilità va intesa non solamente in senso fisico (nel caso in cui l'esercizio commerciale sia di piccole dimensioni e non sia in grado di soddisfare le richieste dei residenti), ma anche come indisponibilità di determinati prodotti o minore convenienza d'acquisto. Resta inteso, ovviamente, che la legittimità dello spostamento va sempre valutata in termini di ragionevolezza: di conseguenza, difficilmente può ritenersi giustificato uno spostamento di svariati chilometri in un Comune non confinante col proprio, magari finalizzato all'acquisto di pochi prodotti di comune reperibilità".
 

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