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Lombardia in zona gialla, venerdì 11 dicembre è il giorno decisivo

La grossa novità riguarda gli spostamenti tra province e la riapertura di bar e ristoranti

La Lombardia ha fretta e vuole bruciare le tappe prima che entrino in vigore le norme più stringenti del periodo natalizio, in vigore dal 21 dicembre. Si aprirebbe così una finestra di 10 giorni. La decisone, come per il passaggio alla zona arancione, sarà presa dal Ministro Speranza venerdì 11 dicembre, quando verranno incrociati i dati che determinano la suddivione dell'Italia a zone. I numeri incoraggianti delle ultime settimane lasciano aperta la possibilità anche per la Lombardia e Como di entrare nella fascia gialla che impone misure meno stringenti.  

Cosa cambia in zona gialla 

Spostamenti

Spostarsi fuori dal proprio Comune non sarà più vietato, né si dovrà più portare con sé un'autocertificazione quando ci si muove. Rimane però in vigore il coprifuoco: gli spostamenti sono consentiti solo dalle 5 alle 22. Durante il coprifuoco ci si può spostare solo per comprovati motivi di lavoro, salute e necessità. Rimane comunque la raccomandazione di limitare i propri spostamenti a quelli necessari.

Negozi, ristoranti e centri commerciali

I negozi, già riaperti con il passaggio a zona arancione, rimangono naturalmente in attività. La grossa novità riguarda invece bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie che potranno finalmente riaprire, ma soltanto dalle 5 alle 18 (possibile effettuare il servizio di asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario). Restano chiusi invece nei giorni festivi e prefestivie medie e grandi strutture di vendita, gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Trasporti, scuola, sport e cultura

Sui mezzi pubblici ci continua a viaggiare con il 50% di capienza (ad eccezione dei trasporti scolastici). Nelle scuole superiori e negli istituti professionali, nonostante le numerose proteste di studenti e personale docente, la didattica continuerà ad essere a distanza. Ancora chiuse anche le università; mentre rimangono ovviamente aperte tutte le altre scuole di ordine e grado. Anche in zona gialla mostre e musei restano inaccessibili. Restano chiusi, inoltre, anche cinema, teatri, centri ricreativi e sociali, palestre, piscine, sale giochi, sale scommesse, bingo. 

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