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Coronavirus

La Lombardia confermata in zona gialla

Le riaperture del 26 aprile non sembrano aver portato maggiori contagi, l'unica regione arancione è la Valle d'Aosta

In serata il ministro Speranza firmerà le ordinanze. 

La Lombardia all'appuntamento con il report che ha analizzato i dati dal 3 al 9 maggio è arrivata piuttosto serena anche se nell'ultimo monitoraggio era stata fotografata una "classificazione complessiva di rischio moderata" - da qui il timore della zona arancione -, soprattutto per un indice Rt puntuale a 0,92. 

L'indice di contagiosità però è rimasto sotto l'1 anzi è sceso a 0,86 - la prima soglia di allarme - e quindi Como e le altre città lombarde non dovrebbero avere nessun problema, restando in zona gialla. I casi sui 100mila abitanti sono infatti ben lontani dal limite dei 250 e anche gli ospedali si stanno pian piano svuotando, con le terapie intensive che giovedì - anche se questi dati non sono stati analizzati nel report di oggi - sono scese sotto la soglia del 30% di riempimento. 

Le riaperture di venerdì 26 aprile, primo giorno di zona gialla, non sembrano quindi aver portato un'impennata nei contagi. E anche le scuole stanno rispondendo bene alla prova, con i casi positivi che sono addirittura in calo.

Si può sognare la zona bianca? 

Confermata la zona gialla per oggi, la Lombardia può anche spingersi un po' più in là e sognare una possibile zona bianca. Per passare nella fascia di rischio nella quale cadono tutti o quasi i divieti, servono tre settimane consecutive con un'incidenza di 50 casi su 100mila abitanti e tutti i reparti ospedalieri sotto il limite minimo di allarme. 

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