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Lombardia e Como in arancione rinforzato: cosa cambia rispetto al Dpcm con l'ordinanza Fontana

Nei negozi una persona sola per nucleo famigliare

Il nuovo Dpcm, il primo firmato da Mario Draghi è entrato in vigore sabato 6 marzo 2021 e resterà valido fino al 6 aprile (compreso).

Nel decreto Draghi sono confermate le suddivisioni in quattro zone differenti (bianca, gialla, arancione e rossa) che corrispondono a diversi scenari di rischio. In base al quadro epidemiologico in corso però il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato il 3 marzo un'ordinanza che metteva Como e provincia in zona arancione rinforzato e dopo un solo giorno (il 4 marzo) tutta la Lombardia è stata collocata in arancione scuro (o rinforzato). Fontana, in sintesi, ha messo ulteriori misure restrittive rispetto a quanto previsto per la zona arancione dal Dpcm in essere. A partire da 5 marzo e fino al 14 Como e la Lombardia saranno quindi in arancione rafforzato. Ecco cosa cambia, in sintesi, rispetto alla zona arancione. 

Scuola e spostamenti in arancione rafforzato

In particolare si prevede la sospensione della didattica in presenza per tutte le classi delle scuole elementari, scuole medie, scuole secondarie di secondo grado e istituzioni formative professionali. Sono inoltre sospese anche le scuole dell’infanzia.

Tra le altre disposizioni introdotte dall’Ordinanza, si evidenziano:
- il divieto di recarsi presso le cosiddette “seconde case” e verso le abitazioni private abitate (non c'è la deroga di visite a parenti e amici se non per comprovate necessità),
- l’accesso alle attività commerciali limitato ad un solo componente per nucleo familiare,
- il divieto di utilizzare le aree attrezzate per gioco e sport all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta eccezione per le persone affette da disabilità,
- l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici.

Vietati viaggi tra tra regioni e province

Il decreto legge n. 15 del 23 febbraio 2021 conferma, su tutto il territorio nazionale, il divieto di effettuare spostamenti tra regioni o province autonome fino al 27 marzo, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

È ancora vigente l'Ordinanza regionale n. 675 che prevede la sospensione delle limitazioni permanenti alla circolazione dei veicoli Euro 4 diesel, nei Comuni in Fascia 1 e nei Comuni con più di 30.000 abitanti in Fascia 2, stabilita dall’Allegato 1 della deliberazione della Giunta Regionale n. 3606 del 28/09/2020, fino al prorogarsi della situazione emergenziale.

Vaccini: 1 somministrazione a ogni lombardo entro l'estate

E mentre aumentano le restrizioni visti i contagi, si cerca di procedere a passo spedito sul fronte dei vaccini. "Crediamo sia fondamentale poter garantire almeno una dose di vaccino a tutti i lombardi entro la fine di giugno. Dobbiamo puntare a dare una prima protezione a tutti i nostri cittadini, per evitare pressione sugli ospedali e soprattutto l'aumento dei decessi". Lo ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, nel corso della conferenza Stato/Regioni cui hanno partecipato anche i ministri Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza, il neo commissario Francesco Paolo Figliuolo e il nuovo capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Sull'intenzione del Governo di puntare a un solido raccordo tra la sanità e la Protezione civile la vicepresidente ha rimarcato: "Regione Lombardia ha già attivato la collaborazione tra sanità e Protezione civile e individuato punti di vaccinazione per accelerare le vaccinazioni di massa. Allo stesso tempo è ulteriormente necessario avere a disposizione quanto più personale possibile, a partire dagli specializzandi".

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