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Autocertificazione per la Fase 2, il Viminale mette online la nuova versione: il link per scaricarla

Sarà comunque possibile utilizzare anche il modello vecchio barrando le voci non più attuali

Aggiornamento 4 maggio

Il Viminale ha fatto sapere che non sarà necessaria l'autocertificazione per lavoro, passeggiate e sport.

Aggiornamento 3 maggio

All'alba della così detta Fase 2, che avrà inizio da domani, 4 maggio 2020, è finalmente stato reso noto il nuovo modello di autocertificazione, che potrete scaricare qui, direttamente dal sito del Governo. Il ministero degli Interni ha inviato una circolare ai Prefetti (che potrete leggere integralmente qui) dove da indicazioni su come svolgere i controlli in questa nuova fase. Si dichiara, però che può essere ancora utilizzato il precedente modulo, semplicemente barrando le cose che non sono più attuali. Gli agenti che effettueranno i controlli, come specifica il ministero dell'Interno, avranno delle copie che potranno essere compilate sul momento. "Il nuovo modello- come riportato sul sito del ministero dell'Interno- prevede anche che l'operatore di polizia controfirmi l'autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall'onere di allegare all'autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità"

1° maggio

Girano molte indiscrezioni sull'autocertificazione nella Fase 2, ma (nonostante la nuova fase sarà in vigore tra soli due giorni, lunedì 4 maggio) non è giunta alcuna comunicazione ufficiale da parte del Governo ne nuovi moduli da scaricare. Quindi, pur essendo, ricordiamolo, ancora una partica obbligatoria, per ora il modulo da utilizzare rimane questo (qui nella versione editabile). Sembra quindi che si potrà modificare il modulo esistente semplicemente barrando le parole "all’interno dello stesso Comune" e la parola "urgente".

L'autocertificazione: le due ipotesi

Secondo Repubblica il modulo di autocertificazione potrebbe cambiare ma non è questione di ore: "La circolare del Viminale di indirizzo ai prefetti arriverà solo dopo la pubblicazione delle Faq sul sito del governo. Il modulo di autocertificazione degli spostamenti dovrà essere modificato o adattato tenendo conto degli allargati orizzonte. Dove c’era il riferimento al Comune per gli spostamenti per necessità, si dovrà scrivere Regione, mentre i motivi di lavoro, di salute e di urgenza giustificheranno i movimenti fuori dai confini regionali. Così com’è però il modulo non tiene conto di un’altra causa di spostamento consentito: il ritorno alla propria residenza".

Il Corriere della Sera in settimana aveva ipotizzato invece che il modulo di autocertificazione dal 4 maggio non cambierà ma bisognerà solo compilarlo in modo diverso per dichiarare le visite ai "congiunti", senza il bisogno di specificare se si tratta di parenti o amici.  L’orientamento del Viminale sarebbe quindi quello di mantenere l’ultima versione del modulo ed emanare una circolare per precisare che per rispetto della privacy non devono essere indicate le generalità di chi si va a fare visita.

Il viceministro alla Salute vorrebbe abolirla dal 18 maggio

Infine lo stesso viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri ha dichiarato che dal 18 maggio, almeno per lui, si potrebbe anche eliminare questa pratica. Sileri, infatti, ha dichiarato: «Non so se è stato un errore. Io forse non l'avrei messa, ma capisco la logica. C'è sempre qualche furbo. Ma se guardiamo questi due mesi, il 95% degli italiani ha rispettato le regole. Non serve mettere un cartello sui ponti del Tevere: non buttatevi di sotto altrimenti morite. Lo sappiamo. Almeno dal 18 maggio io abolirei l'autocertificazione» dice in un'intervista al 'Corriere della Sera'.  «L'Italia è come un paziente convalescente da una malattia grave. Lo stiamo dimettendo, ma con prescrizioni da osservare. Però - sottolinea - ci dobbiamo affidare anche alla responsabilità e al buon senso». 

Si cercherebbe, quindi, di affidarsi al buon senso degli italiani. Vi terremo aggiornati se, nelle prossime ore, dovessero arrivare indicazioni ufficiali a riguardo. 
 

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