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Coronavirus

Hub vaccinale di Como, Villa Erba non rinnova il contratto

Il Sant'Anna aspetta indicazioni dalla Regione per proseguire la campagna delle vaccinazioni anti-covid fino in autunno

Dopo tanto rumore, polemiche, applausi, dopo essere stata evocata come "simbolo della rinascita" anche dal governatore Fontana, tra poco saremo da capo. Villa Erba non rinnova il suo impegno e Como da metà agosto avrà bisogno di un nuovo hub vaccinale. "Prendiamo atto della situazione -  afferma il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi, alla conferma dell'impossibilità di prorogare oltre il 15 agosto l'attività vaccinale a Villa Erba - a fronte di una campagna vaccinale di massa che vede proseguire l'attività almeno fino all'autunno. Asst Lariana provvederà quindi ad adeguarsi alle indicazioni che arriveranno dall'unità di crisi regionale in merito alle proposte di sedi alternative.

"Era noto - conclude Banfi  - che la scadenza fosse al 15 agosto ma al momento della stipula dell'accordo, altre opzioni per l'attivazione di un hub massivo erano state ritenute non idonee. Le parole del dottor Magrini (Marco Magrini, componente dell'unità di crisi regionale, ndr) che individuano in hub di prossimità le sedi per il proseguimento della campagna vaccinale, ben descrivono la fase successiva alla conclusione della fase massiva". C'è da capire se a questo punto tornerà in gioco Muggiò, la sede in città che fece scattare la polemica con Bertolaso. Quello di Villa Erba diventa quindi un lavoro lasciato a metà. Che non mancherà certamente di alimentare nuove polemiche.

La prima reazione politica

Questo il primo commento giunto alla redazione di QuiComo. Si tratta di Bruno Magatti di Civitas: "Per gli amministratori di Villa Erba, con le ripartenze, si riapre la possibilità di tornare a svolgere attività economica e questo spiega la svolta annunciata. La struttura di Villa Erba era stata "imposta" come hub vaccinale prima di tutto per permettere qualche entrata alla Spa. Si tratta di incassi certamente meno convenient di quanto ora si prospetta. Non deve quindi meravigliare che una società per azioni sia guidata da logiche economiche e non filantropiche. Il regista della vaccinazione "vista lago" (Bertolaso, ndr) se n'è andato e le autorità locali toglieranno dal cilindro la nuova (o vecchia) soluzione. Operazioni tutte interne alla famiglia del centrodestra che anche in un frangente epocale come questo non ci risparmia l'avanspettacolo". 

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