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Hub Muggiò, cartina al tornasole di una città impotente

Civitas: "Che siano limpidi i conti di Villa Erba. Fermi: "Alla gente interessano i vaccini, non le polemiche"

La vicenda dell'hub vaccinale di Muggiò è emblematica, un sintomo evidente che qualcosa in Lombardia, e non solo a Como, non funziona più. Prima la baruffa Aria, con le parole di Letizia Moratti e la resa del governatore Fontana, poi lo sgarbo di Bertolaso nei confronti della città di Como. Insomma la questione vaccini sembra agitare più del solito il Pirellone ma soprattutto il suo consulente per la campagna vaccinale, che già nei giorni aveva provato a tirare le orecchie ai sindaci facendo andare su tutte le furie persino Mauro Guerra

Ma facciamo un passo indietro. Quando Bertolaso è arrivato a Como aveva tutta l'aria di uno che era appena atterrato su Marte. Era facile immaginare che l'area di Muggiò - una spianata di terra e un parcheggio - non avrebbe entusiasmato nemmeno un uomo che ha fatto dell'emergenza la sua vita. Tuttavia, seppure sia del tutto evidente che le parole del sindaco Mario Landriscina e del suo assessore Elena Negretti a sostegno della proposta Muggiò siano state poco convincenti, Bertolaso aveva tutta l'aria di chi aveva già in tasca un'alternativa. E se così fosse, Muggiò è stato l'assist perfetto. 

Ora dell'ex capo della Protezione Civile si potrà dire tutto e il contrario di tutto, ma nessuno potrà mai sostenere che sia uno sprovveduto. Bertolaso è un uomo navigato che ben conosce l'azzardo, anche quello scomposto, che in questo caso ha voluto riservare a Como per ribaltare il tavolo e spostare definitivamente le carte verso Villla Erba. Una mossa da vecchio teatrante della politica che dopo aver scosso buona parte degli attori in scena alla fine metterà (quasi) tutti d'accordo.

Como ne esce maluccio non tanto per le parole sgarbate di Bertolaso ma per aver dimostrato ancora una volta la sua incapacità di offrire soluzioni dinanzi ai grandi problemi. Muggiò è solo la cartina al tornasole di una città impotente. Avessimo avuto a disposizione non un polo fieristico ma anche solo un palazzetto dello sport funzionante, guarda caso proprio Muggiò è l'esempio dell'inefficienza strutturale della città, tra piscina e appunto il palazzetto, forse le cose sarebbero andate diversamente. E se Bertolaso ora deve chiedere scusa come giustamente chiede Landriscina, forse è il caso che la politica tutta, a inziare da quella cittadina, si guardi allo specchio per chiedersi se, in un tragico momento come questo, la gente si meriti davvero questo spettacolo indigesto come un cinepanettone che non fa nemmeno ridere. Soprattutto quando al cinismo si risponde con la sciatteria. 

La reazione di Civitas 

"Siamo già intervenuti sull'ipotesi di un hub vaccinale con costi inaccettabili a Villa Erba.  Ora il commissario voluto da Fontana boccia la proposta del comune di Como (hub vaccinale a Muggiò) con argomentazioni incommentabili e pretestuose e indica in modo prepotente la sede di Villa Erba Cernobbio anche per la latitanza del sindaco nel formulare altre proposte  alternative, ad esempio, Caserma, San Martino, Sant’ Anna". 
 
"A parte il gesto di prevaricazione - aggiungono gli esponenti di Civitas - ribadiamo quanto già in precedenza affermato: nessuno deve immaginare di sperperare inutilmente denari pubblici.  Se mai un utilizzo degli spazi di Villa Erba dovesse essere la via intrapresa, chiediamo fin d'ora che siano resi pubblici e documentati i costi di un'operazione che dovrà essere motivata e giustificata. 
 
"Non possiamo, inoltre, non rilevare che a Bertolaso si devono le rianimazioni in Fiera a Milano, che “Fondazione Fiera Milano" partecipa al 21,244% in Villa Erba s.p.a. e che del c.d.a. di “Fondazione Fiera Milano" è membro la capo della segreteria di Fontana, già compagna di Salvini (padre di sua figlia).
Da questo intreccio appare legittimo anche domandarsi se non vi sia un velato conflitto di interessi. Forse qualcuno le riterrà “sinergie produttive”,ma non è così".

Le parole di Alessandro Fermi 

“Sono rimasto stupito dalle parole pronunciate questa mattina da Guido Bertolaso, che ritengo sbagliate nei toni e inopportune nella tempistica. Come tutti ben sanno, ho sempre sostenuto che la soluzione di realizzare il centro vaccinale comasco a Villa Erba fosse la soluzione migliore e più funzionale, non certo per la bellezza della location, ma per il fatto di non avere necessità di altri interventi se non quelli necessari all’allestimento delle linee vaccinali. Mi dispiace che tale decisione non abbia trovato subito attuazione, probabilmente anche per colpa di polemiche superficiali sollevate da alcuni rispetto a costi che erano ancora da approfondire e da discutere". 

"Ciò detto - aggiun ge il presidente del Consiglio Regionale lombardo - credo che ai cittadini di queste polemiche interessi ben poco e che importi soltanto di essere vaccinati. Dedichiamo pertanto le nostre energie a trovare soluzioni ai problemi: oggi, ad esempio, in collaborazione con il Presidente dell’ANCI Mauro Guerra e il Direttore Generale dell’ASST Lariana Fabio Banfi abbiamo studiato un sistema che possa consentire ai Sindaci di segnalare eventuali disservizi relativi al luogo indicato per la vaccinazione dei propri cittadini, per individuare così in modo tempestivo il centro vaccinale disponibile più vicino. Sono queste le cose concrete che interessano ai comaschi e ai cittadini lombardi, e sulle quali intendo continuare a impegnarmi”.  
 

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