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Coronavirus

Green Pass obbligatorio, anche la Lega ritira gli emendamenti

Nonostante quanto dichiarato da Salvini a Como, passa la linea Draghi Speranza

Tanto rumore per nulla. Nonostante gli intenti "bellicosi" di Matteo Salvini, che a Como aveva ribadito le richieste al governo per "ammorbire" il green pass, proposte subito attaccate dalla riva di Cernobbio dal segretario del Pd Letta, alla fine passa la linea dura imposta del premier Mario Draghi e fortemente sostenuta dal ministro della Salute Roberto Speranza

Tutti i partiti della maggioranza, compresa la Lega, hanno infatti ritirato gli emendamenti al decreto legge sul green pass, all'esame dell'Aula della Camera. A renderlo noto sono fonti parlamentari. Conseguentemente, a questo punto, il governo non avrà nemmeno bisogno di porre la fiducia per approvare le norme contenute nella legge che porta all'obbligo del green pass. 

L'accordo, ennesima prova di forza del presidente del Consiglio Draghi, evita quindi la trappola del voto segreto su alcuni dei 50 emendamenti rimasti in piedi tra le forze di maggioranza. Un elemento che apre la strada alle nuove estensioni del "passaporto verde" indicate nei giorni scorsi dallo stesso premier per ristoratori e gestori di palestre. 

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