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Coronavirus

Movida e assembramenti, Fontana: "Punite i clienti, non i negozianti"

L'appello del governatore ai sindaci lombardi

Lo sfogo in un lungo post su Facebook non sorprende: già nelle prime settimane del lockdown il Presidente della Lombardia non aveva risparmiato le “minacce” agli imprudenti, al suono di “Amici, se continuate così bisognerà passare alle maniere forti”. Oggi la sua frustrazione si indirizza verso le tante situazioni in cui durante questo primo weekend di riaperture quasi totali sono stati segnalati casi di movida sfrenata e assembramenti fuori dai negozi. Fontana auspica allora misure restrittive da parte dei sindaci. "Uscire non è più un divieto, ma il distanziamento e l'uso della mascherina sono fondamentali!”, scrive su Facebook il governatore. "Se non ci riuscite ben vengano le misure restrittive dei sindaci, ai quali ancora una volta chiedo rigore e fermezza, per punire non i gestori dei locali, già penalizzati dal lockdown, ma i clienti”. Pene si quindi, ma direttamente verso i cittadini inadempienti e non verso i gestori, che riaprono ora dopo mesi che hanno già messo fortemente alla prova le loro attività.

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