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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Nuovo Dpcm Draghi dal 6 marzo: cosa cambia a Como e in Lombardia

La bozza è stata consegnata alle regioni e dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il weekend

È arrivata la bozza del nuovo Dpcm, il primo del governo Draghi, consegnata ieri sera 26 febbraio alle Regioni e subito circolata in Pdf, arriva a 55 articoli e 31 pagine e le norme contenute saranno valide dal 6 marzo fino al 6 aprile 2021. Il testo del decreto ministeriale dovrà essere approvato dagli enti locali, poi sarà emanato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il tutto dovrebbe avvenire entro il weekend. La Pasqua si preannuncia "quasi blindata". Ecco le novità. Rimane, al momento, confermato il metodo delle zone e regioni a colori.

Spostamento tra le regioni

Non ci si potrà spostare tra le regioni fino al 6 aprile. Si può uscire soltanto «per comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Torna il modulo di autocertificazione
Resta anche, in tutta Italia, il coprifuoco dalle 22 alle 5 ed è «fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».
 

Visite a parenti e amici

In zona gialla si ha la possibilità, all'interno della propria regione, di andare a casa di amici e parenti una sola volta «nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi», si possono portare con sè figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Lo stesso vale nella zona arancione, ma all'interno del proprio comune.

Per chi vive in zona rossa non è più prevista alcuna deroga. Resta anche nel nuovo Dpcm la raccomandazione di non ricevere in casa persone non conviventi, se non per ragioni di lavoro o urgenza. In caso indossare la mascherina, anche nella propria casa, se ci sono persone che non fanno parte del nucleo familiare.
 

Seconde case

In zona gialla e arancione ci si può recare nelle seconde case, questo non è concesso in fascia arancione scuro o in zona rossa.  «Può andare nella seconda casa soltanto il nucleo convivente e soltanto se la casa è disabitata».
Il titolare della seconda casa deve dimostrare di averne la disponibilità perché proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 febbraio di quest’anno.
Chi abita in zona arancione scuro o in zona rossa non può andare nella seconda casa, anche se la seconda casa si trova in fascia gialla o arancione.
 

Bar e ristoranti

Nessuna riapertura serale di bar e ristoranti. Nelle zone gialle bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie potranno aprire dalle 5 alle 18. Le persone al tavolo potranno essere al massimo 4 (ma se si tratta di conviventi possono essere anche di più). Non si possono consumare cibi e bevande all'aperto o in luoghi pubblici. Asporto fino alle 18. Fino alle 22 solo per i locali con cucina ma non si potranno consumare cibi e bevande in prossimità del posto. 

 La consegna a domicilio è sempre consentita. Nelle zone arancioni e rosse la ristorazione potrà fare solo asporto fino alle 22 (per i soli locali con cucina). Aperti i ristoranti negli alberghi solo per chi soggiorna. 
 

Parrucchieri e centri estetici

In zona rossa saranno chiusi. «Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24. Dal quale, ecco la novità, «vengono eliminati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere». Nei servizi per la persona che restano aperti in zona rossa restano quindi lavanderie (anche industriali), tintorie, servizi di pompe funebri. Nelle zone gialle e arancioni le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite nel rispetto dei protocolli o linee guida adottati dalle regioni nel rispetto delle linee guida nazionali.

Negozi 

Negozi aperti  in zona rossa devono restare chiusi i negozi di abbigliamento, di calzature e le gioiellerie. In tutta Italia nelle giornate festive e prefestive «sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie». In zona rossa «sono chiusi i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici».

Palestre, piscine e impianti da sci

Restano chiuse piscine e palestre. Chiusi anche gli impianti da sci. Per gli altri sport « è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti». In zona rossa «l’attività motoria deve essere svolta in prossimità dell’abitazione».

Musei e mostre

Nelle zone gialle i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura sono aperti dal lunedì al venerdì con ingressi contingentati « e comunque tali da evitare assembramenti di persone».

A partire dal 27 marzo potranno aprire anche nei festivi «a condizione che l’ingresso sia prenotato online o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo».  Nelle zone arancioni e rosse mostre e musei sono chiusi. Aperte le biblioteche (solo su prenotazione)

Cinema e teatri

La riapertura di cinema, teatri e sale da concerto in zona gialla scatterà il 27 marzo, nella giornata mondiale del Teatro: fino a quella data resteranno chiusi su tutto il territorio nazionale (si veda l'approfondimento)
 

I mezzi pubblici

Il «coefficiente di riempimento» massimo dei mezzi pubblici del trasporto locale e dei treni dovrà essere al 50%. La novità potrebbero essere i voli Covid tested. Stanno verificando «ulteriori tratte per le quali l’imbarco è consentito a seguito di obbligatorio test antigenico rapido eseguito prima dell’imbarco», o con certificato di test molecolare o antigenico negativo delle 48 ore precedenti.

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