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Divieto di spostamento tra regioni prorogato fino al 25 febbraio

Ultimo consiglio dei ministri del governo Conte-Bis: niente spostamenti anche tra le regioni gialle

Fino a quando è vietato spostarsi da un Regione all'altra? Il consiglio dei ministri (l'ultimo del governo Conte-Bis)  ha approvato il decreto legge Covid che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, anche quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio.La salita al Quirinale di Mario Draghi è prevista tra venerdì 12 e domenica 14 febbraio 2021.

La proroga

"Dal 16 al 25 febbraio sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione", si leggeva nella bozza del dl che è arrivata sul tavolo del Consiglio dei ministri nel frattempo iniziato a Palazzo Chigi. Il testo del provvedimento non prevede dunque la proroga fino al 5 marzo, quando scadranno le altre misure anti-Covid.  Ha quindi vinto la linea di Roberto Speranza e Francesco Boccia, anche se si è scelto di non allineare le restrizioni fino alla scadenza del Dpcm la prima settimana di marzo.

Rimarrà consentito spostarsi nelle seconde case anche fuori regioni come spiegano le Faq della presidenza del Consiglio dei ministri, ricordando che "è possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione o Provincia autonoma (e anche da o verso le zone “arancione” o “rossa”), solo a coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2. Tale titolo, per ovvie esigenze antielusive, deve avere data certa (come, per esempio, la data di un atto stipulato dal notaio, ovvero la data di registrazione di una scrittura privata) anteriore al 14 gennaio 2021.  Sono dunque esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione). Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa (art. 2704 del codice civile) o, eventualmente, anche con autocertificazione. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato". 

Proprogato il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla

La prossima data importante sarà la scadenza dell'attuale Dpcm tra una ventina di giorni: sul nuovo provvedimento, che porterebbe la firma di Mario Draghi, i governatori chiedono di valutare possibili e graduali riaperture come per cinema, palestre e teatri con ingressi contingentati.  "Al nuovo governo chiederemo un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm, per valutare possibili graduali riaperture nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione", ha detto ieri il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini che si è fatto portavoce della richiesta di "prorogare il Dl che vieta gli spostamenti", da avanzare "al ministro Francesco Boccia, oltre che al premier incaricato, Mario Draghi".

Il calendario delle decisioni sulle restrizioni

  • il 12 febbraio l'arrivo del nuovo monitoraggio dell'Iss sui parametri che portano le regioni in zona gialla, arancione e rossa;
  • il 12 o il 13 febbraio l'ordinanza del (nuovo?) ministro della Salute; 
  • il 15 febbraio la riapertura degli impianti di sci (salvo nuova proroga del divieto);
  • il 15 febbraio la scadenza del divieto di spostamento tra regioni, che oggi è stato prorogato fino al 25 febbraio; 
  • tra il 22 e il 28 febbraio l'avvio del confronto con le regioni sul nuovo Dpcm;
  • il 5 marzo la scadenza del Dpcm  che dispone il coprifuoco dalle 22 alle 5, la chiusura serale di bar e ristoranti, palestre e piscine, cinema e teatro, che dovrà quindi essere rinnovato.

L'esame delle misure del nuovo Dpcm che modulerà le regole dopo il 5 marzo toccherà certamente al nuovo governo, che dovrà quindi decidere se proseguire con la linea dura oppure aprire una fase di progressive riaperture: "Le associazioni di categoria premono: i ristorati vogliono il via libera serale nelle regioni gialle eapranzo in quelle arancioni, i gestori di palestre e piscine chiedono di poter tornare a lavorare, quelli di cinema e teatri invocano di poter alzare il sipario. Un confronto che si preannuncia tutt’altro che semplice". Per quanto riguarda la divisione dell'Italia in zone, attualmente la situazione è questa: 

  • zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto.
  • zona arancione: Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Sicilia, Umbria.
  • zona rossa: nessuna regione.
  • zona bianca: nessuna regione. 
  • Si attende per stasera l'ordinanza del ministero della Salute che porterà Abruzzo, Liguria e Toscana in arancione (ma la prima regione avrà alcune province in rosso) e l'Umbria in rosso. 
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