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Covid, l'ultimo consiglio: "Tampone prima del cenone"

Tante incertezze e molte raccomandazioni per le feste di dicembre

Il Natale che si avvicina più che una festa sta diventando un incubo. Anche se nella realtà, vista la situazione di emergenza, i problemi sono davvero altri. Eppure il tema diventa centrale almeno nei pensieri del governo che sta studiando come gestire il periodo. Divieti sì, ma sono le varie raccomandazioni, dopo la frase "niente baci e abbracci" pronunciata dal Premier Conte, a destare qualche inquietudine in più. 

Il tampone rapido per il cenone di Natale

La mobilità tra Regioni è uno degli aspetti più discussi. Dare la possibilità di rivedersi ai familiari a Natale significa automaticamente aumentare i viaggi e la circolazione del virus. Il governo, come riporta la nostra testata nazionale Today, facendo il punto sui vari scenari in discussione, studia una norma che individui alcune situazioni specifiche senza lasciare libera mobilità: si potrebbero chiudere le aree dove è più alto il numero di contagi con zone rosse e divieto di spostamento. Se ne è parlato durante l'ultima Cabina di Regia: "Si ribadisce — è scritto nel verbale — la centralità della valutazione regionale nella classificazione del rischio a livello sub-regionale e la declinazione in senso più stringente degli interventi di mitigazione su scala provinciale e locale". 

Un ministro a colloquio con il Messaggero invece dice che se si vuole allargare la festa ad amici e parenti allora è valida l'idea del tampone rapido da fare prima della riunione. Una nota tecnica realizzata dall'Istituto superiore di Sanità, in collaborazione con il ministero della salute, la Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici) e l'Inail, e online da ieri sul sito dell'Iss, ha spiegato quali saranno le regole per medici e pediatri. Tra le principali raccomandazioni, si chiede di:

  • esporre un avviso all'ingresso dello studio con chiare istruzioni sulle modalità di accesso, stabilendo rigorosi percorsi di entrata, di attesa e di uscita e specificando giorni e orari in cui si prevede l'esecuzione del test antigenico rapido, e solo su appuntamento;
  • utilizzare un locale dedicato, con una buona aerazione e che non sia di passaggio;
  • eseguire i tamponi preferibilmente al termine dell'attività ordinaria per evitare il contatto tra soggetti con possibile infezione da Sars-CoV-2 e chi accede allo studio per altri motivi;
  • sanificare le superfici tra un prelievo e l'altro ed evitare ogni forma di assembramento dei pazienti. 

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