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Coronavirus

Covid, anche la Svizzera è un paese a rischio

Il comitato direttivo della Conferenza svizzera della sanità invita i Cantoni a prendere provvedimenti

Come riporta questo pomeriggio il Corriere dei Ticino, prendendo atto dell’evoluzione dei casi di infezione da coronavirus, il comitato direttivo della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) ha invitato i Cantoni ad adottare le misure previste per contenere la propagazione del coronavirus.

Se sono di questo pomeriggio i nuovi provvedimenti in Italia, anche nella vicina Svizzera, dove ogni giorno molti comaschi si recano a lavorare, "la situazione continua a rimanere instabile", come ha dichiarato nella stessa giornata di oggi l’organo esecutivo del CDS, che chiede nuovamente alle competenti autorità cantonali di adottare i provvedimenti previsti in relazione all’evoluzione degli indicatori sanitari.

Uno di quelli su cui si deve tenere conto, secondo il CDS, è il numero di infezioni ogni 100 mila abitanti in due settimane. Questo dato attualmente per la Svizzera si è attestato a 74,1. La quota di 60 nuovi soggetti positivi per 100 mila abitanti, che Berna ha definito per designare le zone a rischio, è dunque superata.

Inevitabile quindi, a seguito dei protocolli precedentemente stabibiliti, che il CDS chieda ai Cantoni di adottare le misure previste in questo caso. Tra di loro figura ad esempio l’obbligo di indossare la mascherina nei negozi e in generale nei luoghi chiusi, ma non ancora all'aperto come invece oltreconfine. I Cantoni di Berna e Zugo hanno già adottato decisioni in questa direzione. Infine si registra, per la prima volta dalla scorsa primavera, apice della crisi sanitaria, aoggi, più di mille nuove infezioni nell'arco di 24 ore, 

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