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Coronavirus

Lombardia: "L'80% dei ricoverati per covid non è vaccinato"

Parla Roberto Fumagalli, direttore della terapia intensiva dell'ospedale Niguarda

È Roberto Fumagalli, direttore della terapia intensiva dell'ospedale Niguarda che ha spiegato a Adnkronos l' identikit delle persone ricoverate per covid.

"Il numero di ricoverati in terapia intensiva in Lombardia sta aumentando, parliamo di 7-10 pazienti al giorno. Contestualmente - sottolinea - stanno per essere attivati tutti gli hub ai quali si faceva riferimento nella delibera regionale, circa 18. Ciascuno ha a disposizione circa 8 posti letto. Abbiamo ancora posti letto disponibili, non molti, per altri eventuali pazienti". Tutti gli ospedali lombardi, rimarca il primario "stanno aprendo letti per pazienti di degenza ordinaria Covid".  

L'identikit del ricoverato vaccinato oggi, sottolinea Fumagalli, è quello di una persona "anziana e in genere con più comorbilità" mentre il vaccinato che finisce in terapia intensiva è "giovane e meno comorbilità" mentre il tasso di mortalità dei ricoverati si è ridotto rispetto alla prima ondata: "eravamo al 42% ora al 34% - rimarca il primario - mentre il numero di soggetti non vaccinati è dell'80% e del 20% i vaccinati senza booster. Al Niguarda nessuno dei ricoverati finora aveva fatto la terza dose". 

Quanto all'ipotesi di un lockdown, come riporta anche MilanoToday, per i non vaccinati come soluzione per alleggerire il peso sugli ospedali, Fumagalli osserva: "Potrebbe essere una soluzione ma penso che forse bisognerebbe continuare con l'opera di convinzione che viene favorita dall'obbligo del green pass e dalle nuove regole del governo". 

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