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Coronavirus

Covid, a Como la velocità dei contagi è in calo ma in Ticino si parla di "nuova ondata"

Le considerazioni settimanali di Ats Insubria e la situazione al confine

L’analisi dei dati di quest’ultima settimana effettuata da Ats Insubria nel territorio Comasco di competenza, mostra una graduale riduzione della velocità di crescita dei nuovi contagi. In particolare, la percentuale di aumento dei casi è passata da un 50% tra la prima e la seconda settimana di marzo, a poco più di un 30% tra la seconda e la terza. "Questa tendenza - spiegano - se confermata nella prossima settimana, consentirebbe di ipotizzare una riduzione del numero assoluto dei contagi a partire dalla seconda metà del mese di aprile. L’RDt, dopo aver raggiunto il valore di 1.5, mostra una tendenza a portarsi verso il valore di 1, ovvero la fine della espansione epidemica. Il numero di ospedalizzati, nel territorio di ATS Insubria, non appare aumentato”.

Canton Ticino, la nuova ondata 

Diversa sembrerebbe la situazione in Canton Ticino dove si parla di una nuova ondata. Il medico cantonale Giorgio Merlani, come riporta il Corriere del Ticino, ha consigliato di utilizzare la mascherina al chiuso (cosa che ora in Ticino non è obbligatoria):  "Non chiedo chiusure, non chiedo limitazioni alla libertà. Chiedo di riflettere se è veramente così difficile, quando siamo al chiuso con altre persone, mettere la mascherina. Perlomeno finché i dati sono così alti».

Sempre Merlani ha ribadito che il covid non è diventato un raffreddore e che se le ospedalizzazioni sono calate è perchè la gente ha sviluppato gli anticorpi. In Canton Ticino si sono nuovamente superati i 20 ricoveri covid nell'arco delle 24 ore. "Che si sommano agli altri, portano una certa pressione sul sistema ospedaliero", conclude il medico cantonale Merlani. 

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