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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Como e provincia in zona arancione rinforzata

La nuova ordinanza sarà attiva dal 3 marzo 2021: chiuse tutte le scuole

Restrizioni più severe per Como e provincia. Dal 3 marzo (e fino al 10 marzo salvo proroghe) entra in vigore la nuova ordinanza regionale. Sono 42 i comuni lombardi che stanno per cambiare colore e passare all’arancione "rinforzato". Compresa Como e l’intera provincia. Nella città metropolitana di Milano ci sono Besate, Motta Visconti, Binasco, Casarile, Trucazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano. Più una decina di comuni in provincia di Cremona oltre a Cremona città.

Il governatore regionale Attilio Fontana a breve firmerà l'ordinanza. Il provvedimento si è reso necessario per l'aumentare dei casi dovuto alle varianti. Lunedì 1 marzo, infatti, sono state trovate altre 2.135 persone positive al covid. Il rapporto fra tamponi effettuati e nuovi positivi è del 10,38%. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 770 persone che hanno contratto il coronavirus, 79 nel comasco. I dati sono stati resi noti dal Ministero della Salute attraverso il consueto bollettino pomeridiano.

Le regole per la fascia arancione rafforzata

Con la nuova zona arancione viene disposta la chiusura di tutte le scuole - comprese le scuole elementari - e vengono sospese le lezioni in presenza nelle università e i laboratori. Sarà vietato lo spostamento nelle seconde case per chi risiede nei territori interessati dall'ordinanza e sarà vietato per chiunque raggiungere da qualsiasi provincia una seconda casa che si trovi in quei territori. È reso obbligatorio lo smart working dove possibile.  

Saranno consentiti spostamenti soltanto all'interno del proprio comune, anche se resterà la solita raccomandazione di evitare gli "spostamenti non necessari". Sarà possibile uscire dai confini comunali, presentando l'autocertificazione, per i soliti motivi di lavoro, necessità e di salute. Esclusa la possibilità di uscire dal comune per far visita a parenti e amici. 

Salva la deroga per i residenti nei comuni con meno di 5mila abitanti: potranno superare i confini del proprio paese e spostarsi verso comuni entro una distanza di 30 chilometri, ma senza raggiungere i capoluoghi di provincia. 

Chiusi anche bar, ristoranti, che potranno fare asporto fino alle 22 - solo fino alle 18 per i locali senza cucina - e domicilio senza limiti di orario. I negozi resteranno aperti mentre i centri commerciali - proprio come 'rafforzamento' dei divieti - saranno chiusi.

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