Tamponi ai bambini accuditi da nonni o baby- sitter, ora si può: ecco come fare a Como
Il pediatra, ci spiega la dottoressa Marzorati, può richiedere il tampone, anche se i minori sono asintomatici e in assenza di contatti a rischio
Da oggi è possibile richiedere attraverso il proprio pediatra, di sottoporre i bambini al tampone naso-faringeo per la ricerca del covid-19, se i minori devono essere accuditi dai nonni o da baby-sitter. Finalmente un'apertura a favore dei bambini ma anche dei genitori che devono ricominciare a lavorare e con ogni probabilità hanno necessità di lasciare i loro figli ai nonni (che, a loro volta, avranno sicuramente piacere a riabbracciare i nipoti in sicurezza!).
Ci spiega la pediatra di Como, Roberta Marzorati: «C'è ufficialmente la possibilità di richiedere, tramite il proprio pediatra, il tampone per i bambini o i minori che devono essere accuditi dai nonni o comunque da soggetti non conviventi».
I bambini, statisticamente parlando, sono quelli che mostrano meno sintomi, quindi possono veicolare il virus e diventare inconsapevoli vettori. Gli anziani tendono invece, ci spiega la dottoressa, a essere sintomatici.
Come richiedere il tampone per i bambini
«Una volta che i genitori ci comunicano di voler sottoporre il bambino al tampone naso-faringeo, il pediatra di famiglia fa richiesta alla Ats e viene fissato un'appuntamento»
Per Como, la sede dove si effettuano i tamponi per i bambini è la sede ATS in via Castelnuovo. Il risultato è questione di pochi giorni.
«È chiaro che, specifica la dottoressa Marzorati, devono sempre essere rispettate tutte le norme igieniche e le distanze consigliate, perchè se il genitore va al lavoro e non segue le giuste abitudini, potrebbe avvenire poi un contagio successivo al tampone. Il pediatra può richiedere il tampone, anche se i bambini sono asintomatici e in assenza di contatti a rischio».
Il tampone, come espresso nella nota giunta agli studi medici, potrà essere richiesto anche dai pazienti oncologici (che devono sottoporsi a cure, terapie o ricoveri), da coloro che saranno ospitati in una RSA e dai minori che devono entrare in comunità o case d'accoglienza.