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Coronavirus, si allarga l'inchiesta di Como sulle morti nelle Rsa: altre due segnalazioni dai parenti dei deceduti

Sono ora 12 le strutture coinvolte nelle indagini

Con le ultime due segnalazioni, giunte sul tavolo del pm Nicola Piacente, sono in tutto 12 le Rsa della provincia di Como in esame per cercare di capire se possono esserci o meno responsabilità  per la diffusione del Covid-19 all'interno delle strutture stesse. La diffusione che, in alcuni casi, avrebbe creato morti e contagi anche tra i visitatori. 

Le ultime due segnalazioni giunte al pm, che vedono indagate altre due case di riposo, arrivano ancora una volta dalle famiglie dei parenti deceduti, famiglie che vogliono fare chiarezza sulle cure ricevute e sulle dinamiche del contagio.

Como, ovviamente, non è l'unica provincia dove sono avvenute queste situazioni e dove ci sono state segnalazioni.

A parlare all'Ansa anche il procuratre di Cremona, Roberto Pellicano, che, con cruda sincerità, ammette che ci sono "alcuni evidenti casi dove le persone, anziane, non sono state curate". Lo stesso procuratore però sostiene anche che prima di trarre conclusioni bisognarà capire "chi ha portato il lupo nel pollaio" ma che sarà molto difficile individuare responsabilità. 

Le accuse sono, pertanto, ancora a carico di ignoti e nel Comasco, oltre a 10 case di riposo al centro della bufera, vi sarebbero anche due strutture ospedaliere. 

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