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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Per Como inizia la terza settimana in zona rossa

Ma già dal 3 marzo eravamo in arancione rafforzato. E dopo Pasqua?

Oggi, lunedì 29 marzo, inizia la terza settimana consecutiva in zona rossa per Como e tutta la Lombardia, che sono state sistemate nella fascia di rischio epidemico più alta il 15 marzo scorso. Ricordiamo che la nostra provincia di Como era stata invece già collocata dal 3 marzo in zona arancione scuro. Nonostante un indice Rt in calo, infatti, lo scorso venerdì il report dell'istituto superiore di sanità e il conseguente decreto del ministero della salute hanno spento ogni speranza di fascia arancione per la regione, che continua ad avere reparti ordinari e terapie intensive troppo piene. 

Divieti e restrizioni, quindi, restano i più rigorosi. È possibile uscire di casa soltanto per motivi di lavoro, necessità e salute, che vanno giustificati con l'autocertificazione in caso di controllo. Proibito valicare i confini comunali e regionali se non per le stesse ragioni, così come resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5. 

Le scuole restano chiuse e restano chiusi anche quasi tutti i negozi, con i bar i e ristoranti che possono effettuare solo asporto fino alle 18 e consegne a domicilio senza limiti di orario. Nessuna deroga per visite a casa di amici e parenti che sono vietate. 

In zona rossa è possibile fare attività motoria soltanto singolarmente e nei pressi della propria abitazione. Per le attività sportive "lunghe" - come la corsa o la bicicletta - resta possibile valicare i confini comunali "purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza", si legge nelle Faq del governo. I parchi pubblici restano aperti, salvo decisioni diverse delle autorità locali. 

Le regole per Pasqua

Regole praticamente identiche per sabato, domenica e lunedì di Pasqua, quando tutta Italia sarà zona rossa. In quei tre giorni, però, è concessa una sola visita ad abitazioni private di amici e parenti in tutta la regione, ma soltanto in due persone, senza contare ragazzini under 14 conviventi. 

Resta invece sempre consentito raggiungere le seconde case, in qualsiasi fascia di colore. 

Le prime libertà per Milano e la Lombardia potrebbe invece arrivare dopo Pasqua, quando la regione spera di passare in arancione, anche perché la zona gialla è per ora stata eliminata per decreto dal premier Mario Draghi. A quel punto i negozi potrebbero riaprire - per bar e ristoranti resterebbe sempre solo l'asporto -, mentre le scuole dovrebbero riaprire almeno fino alle medie per decisione del governo. 

Sul tema, domenica si è espresso anche il governatore, Attilio Fontana, che è sembrato ottimista. "I dati epidemiologici in Lombardia offrono segnali di miglioramento, da dopo Pasqua l'obiettivo è avviare la vaccinazione di massa e riaprire le attività per il ritorno alla normalità", ha auspicato il presidente. 

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