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Commissione d'inchiesta sul covid: la "fuga" della maggioranza

Seduta decisamente movimentata in Regione. Nuovo scontro con l'opposizione

Tutti contro tutti. Scontro frontale tra la maggioranza e l'opposizione durante un'audizione della commissione d'inchiesta sul covid in Lombardia, che è finita con una "fuga" e un incrocio di accuse e contro accuse. 

Ad abbandonare l'aula sono stati gli esponenti di Lega, Fratelli d'Italia e Misto per motivi che loro stessi hanno ricostruito in una nota che porta la firma di Roberto Anelli, Marco Mariani, Alessandra Cappellari - Carroccio -, Franco Lucente - Fdi - e Viviana Beccalossi - Misto -, che erano presenti a nome della maggioranza. 

“Quello che è avvenuto oggi durante la commissione d’inchiesta sul Covid in Lombardia è gravissimo. Mentre era in corso l’audizione dei famigliari delle vittime, i contenuti della relazione presentata dai loro legali sono stati messi a disposizione della stampa, violando di fatto il patto di riservatezza che regola i lavori della commissione stessa. Per questo, abbiamo abbandonato l’aula, in quanto non vi erano più le condizioni per proseguire", hanno spiegato. 

“Questo atteggiamento che mai si era verificato durante questi mesi di lavoro - hanno proseguito i consiglieri - dimostra una completa mancanza di rispetto non tanto per i commissari, che avevano preparato numerose domande di approfondimento, quanto per gli auditi stessi. In questo modo non aveva senso continuare un incontro che dovrebbe essere utile ad accertare quanto accaduto all’inizio della pandemia, mentre è stata diffusa una relazione fatta di proclami e accuse”.

“Proprio perché disponibili a qualsiasi approfondimento possa essere utile per fare chiarezza - hanno concluso i rappresentanti della maggioranza - rinnoviamo la nostra disponibilità a lavorare per la ricostruzione dei fatti, senza strumentalizzazioni e forzature che francamente non hanno nessun senso se non quello di ricercare colpevoli".

Lunedì in commissione - partita tra mille difficoltà iniziali e che prevede effettivamente un vincolo di segretezza - dovevano essere sentiti il consulente dei familiari delle vittime covid, il "team azione civile familiari vittime covid" e l’ex direttore sanitario dell’ospedale di Alzano Lombardo, poi trasformatosi in un focolaio. 

Chiaramente diversa la versione dell'opposizione, che grida alla fuga della maggioranza per evitare le responsabilità. “Proprio quando si entra nei dettagli specifici, e si rivive concretamente quanto è davvero accaduto negli ospedali lombardi all’inizio dell’emergenza, la maggioranza pensa bene di voltare le spalle alla commissione. Quello del bambino capriccioso è un comportamento inaccettabile in una istituzione pubblica chiamata a indagare su come sono andate le cose", il j'accuse di Marco Fumagalli, consigliere grillino. 

"Evidentemente sentire il peso delle proprie responsabilità, chiaramente esposte in commissione di inchiesta da professioni che difendono le vittime del covid infastidisce e ha determinato una reazione stizzita e spropositata. Abbiamo assistito a una prova di intolleranza e di mancanza di rispetto verso le altre forze politiche e gli auditi. Mi auguro - ha concluso l'esponente del Movimento cinque stelle - che questo sia un fatto episodico e circoscritto e che i lavori della commissione possano continuare regolarmente". 

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Carmela Rozza e Jacopo Scandella, del Pd. "In commissione erano previste audizioni molto importanti, ma a causa di un’agenzia stampa che riportava le dichiarazioni di uno degli auditi, la maggioranza ha pensato bene di abbandonare l’aula e non dare seguito alle audizioni. Sarà un caso che la maggioranza abbandoni i lavori proprio mentre si comincia a parlare di Alzano e della mancata chiusura dell'ospedale?”. 

"Gli auditi, se mai fossero stati loro a fare uscire l’agenzia, non sono vincolati alla segretezza - hanno sottolineato i consiglieri dem -. Quindi è evidente che la maggioranza ha trovato una scusa per evitare un confronto importante con chi ha vissuto in prima persona questo dramma, sia dal punto di vista professionale sia dal punto di vista personale. Si noti che gli auditi di oggi rappresentavano 500 persone: erano infatti presenti il dottor Giuseppe Marzulli, ex direttore dell’ospedale di Alzano, il pool di avvocati impegnati nella causa civile rappresentati da Luca Berni e Consuelo Locati, il dottor Claudio Calzoni. Per l’ennesima volta la maggioranza è riuscita a scappare dalle proprie responsabilità, sottraendosi al giusto confronto con gli auditi. Ci auguriamo che una cosa del genere non accada mai più e che la commissione riesca a svolgere il suo compito fino in fondo". 

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