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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, l'idea del certificato sanitario per spostarsi: ecco come potrebbe funzionare

Una scelta che potrebbe aiutare il ritorno dei turisti stranieri sul Lago di Como

Un certificato sanitario per garantire maggiore libertà di spostamenti all’interno dei Paesi Ue. Come spiega EuropaToday, i 27 leader Ue, nel corso del summit in videoconferenza, hanno raggiunto l'intesa sulla creazione di una sorta di passaporto digitale che possa consentire procedure più snelle per chi viaggia. Una scelta che, secondo alcuni esperti, potrebbe favorire fortemente anche il nostro Lago di Como che ha perso una grossa percentuale di turisti stranieri.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato di un lavoro di preparazione del certificato che richiederà almeno 3 mesi, sottolineando i diversi ostacoli scientifici, tecnici e politici che devono ancora essere risolti. Ostacoli che il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, chiede di risolvere al più presto affinché sia pronto entro l’estate. A spingere per il certificato sanitario sono soprattutto le compagnie aeree e tutto il settore del turismo messo in ginocchio dalla pandemia. Ma i nodi da sciogliere sono ancora motli, a iniziare dalla carenza di vaccini. Ad oggi, solo una piccola percentuale di europei ha ricevuto almeno una dose di vaccino. E dunque molti cittadini potrebbero risultare discriminati. 

Il certificato sanitario per chi è immune da covid 19

Un aspetto sollevato dall'Hotrec, lobby che mette insieme 60 organizzazioni europee del settore turistico, tra cui l'italiana Federalberghi: "La vaccinazione, o i certificati di vaccinazione, non dovrebbero essere obbligatori per viaggiare", scrivono in un manifesto consegnato ai leader Ue. Secondo l'Hotrec, "i viaggiatori vaccinati o quelli con provata immunità dovrebbero essere esentati dai divieti d'ingresso, dai test e dalla quarantena", mentre  agli altri si dovrebbe garantire la possibilità di viaggiare soprattutto con il dispiegamento dei nuovi test rapidi, ancora in attesa di approvazione. Anche il presidente francese Emmanuel Macron si è detto contrario a una soluzione che penalizzi i giovani dal momento che quasi sicuramente non saranno vaccinati per l'estate.

Ecco perché, più che sul certificato vaccinale, la Commissione Ue sta lavorando a un certificato sanitario: "Conterrà - "ha spiegato von der Leyen.- i dati minimi utili per fornire informazioni sull'immunità", tra questi non solo che tipo di vaccino sia stata somministrato ma in alternativa anche l'eventuale test Pcr oppure lo sviluppo di anticorpi dopo la guarigione dal contagio. "Abbiamo raggiunto l'intesa per dare un'alternativa a chi vuole viaggiare ma che non è stato ancora vaccinato", ha sottolineato von der Leyen.

Il certificato per girare liberamente

L’idea di un certificato per muoversi senza restrizioni è appoggiata tra gli altri dal primo ministro bulgaro Boyko Borisov. "Ci dovrebbe essere un passaporto verde elettronico per tutti i cittadini europei che sono stati vaccinati o sono guariti dal covid" - ha affermato ieri Borisov - "abbiamo coordinato la proposta con (il cancelliere austriaco Sebastian) Kurz, così come con i greci e altri colleghi del Consiglio Europeo".

Quanto a Kurz, il cancelliere austriaco ha fatto sapere che se l'Unione Europea non riesce a trovare un accordo su "un passaporto verde digitale" per quanti sono stati vaccinati dal covid, l'Austria e altri Paesi a vocazione turistica come Grecia, Italia e Spagna, potrebbero procedere su questa strada. "Penso che questo progetto vada realizzato in primavera, se non sarà in tutta Europa, lo faremo a livello nazionale con accordi con altri paesi che hanno simili politiche", ha affermato, in previsione del prossimo Consiglio europeo. Kurz ha ipotizzato un 'passaporto verde digitale' scaricabile sui telefoni cellulari che possa offrire accesso a ristoranti, eventi culturali e sportivi, località turistiche a chi è stato vaccinato, ha sviluppato l'immunità o ha ricevuto un test negativo.

Fuori dall'Unione Europea, una specie di passaporto verde ha fatto il suo debutto in Israele, permettendo a quanti sono vaccinati o guariti di partecipare ad eventi culturali. Ora il certificato sanitario per chi ha fatto il vaccino o ha sviluppato l’immuità da Covid-19 potrebbe arrivare anche in Ue. L’estate si avvicina e non si può più indugiare. 

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