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Coronavirus

Barbara Minghetti: "Bene il green pass ma basta restrizioni ai teatri"

Per le produzioni tutti ancora costretti ai tamponi ogni 48 ore

Come richiesto da Carlo Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano, anche il Sociale di Como si è attivato per ottenere la capienza piena in platea con il Green Pass.Sulla questione Barbara Minghetti è netta e battagliera come sempre: "Da tempo anche a Como ci stiamo muovendo in questa direzione attraverso l'Agi. Tutti i teatri devono poter riportare la propria capienza al 100% col green pass prima dell'inizio di questa nuova stagione".

"Dalla sua introduzione - aggiunge Minghetti - non abbiamo avuto nessun miglioramento. Ma il problema non è solo in platea, dove rivendichiamo l'occupazione piena ma anche sul palco. Ancora oggi, nonostante il green pass - siamo costretti a fare tamponi a tutta la produzione d'opera ogni 48 ore. Che sia esteso l'obbligo del foglio verde a tutti i lavoratori è auspicabile ma una volta attuato basta limitazioni sul palco. E basta soprattutto alle restrizioni con green pass per il pubblico. Non ha senso renderlo obbligatorio mantenendo al contempo le stesse restrizioni in vigore prima della sua introduzione: capienza limitata, mascherine, distanziamento".

"La persone - conclude Minghetti - hanno voglia di torrnare a teatro ma con queste limitazioni diventa impossibile soddisfare tutte le richieste. Non si capisce per quale motivo i treni e gli aerei possano avere col green pass l'occupazione piena senza distanziamento mentre nei teatri, che sono ambienti molto più grandi e occupati per minor tempo, tutto ciò non sia ancora possibile". Riflessioni difficili da non condividere, anche alla luce dell'evidenza che il atri paese, ad esempio l'Inghilterra, l'occupazione piena sia stata ottenuta addirittura senza l'introduzione del green pass. 

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