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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Bar e pasticcerie di Como, primi segnali di resa al lockdown

Qualche titolare ha ridotto di propria iniziativa i giorni e gli orari di apertura

Nonostante la possibilità per bar e pasticcerie di restare aperti per l'asporto, alcuni esercizi di Como centro dopo la prima settimana dall'entrata in vigore del dpcm del 3 novembre hanno dovuto fare i conti con la crescente difficoltà nell'affrontare i costi di gestione a fronte di un più che sensibile calo di fatturato. Per alcune attività è improponibile restare aperti e sfruttare al meglio la fascia oraria di apertura consentita dal dpcm. Qualcuno è stato costretto a ridurre ulteriormente di propria iniziativa non solo l'orario ma anche i giorni di apertura. E' il caso, per esempio, della famosa pasticceria Aida di piazza San Fedele che da oggi, 11 novembre 2020, ha annunciato che resterà aperta solo il sabato e la domenica, dalle 8 alle 17.
Il Caffè Maya di via Luini e di via Boldoni, invece, ha ridotto i giorni di apertura al contrario della Aida: sabato e domenica chiuso.
Ci sono altri bar che hanno dovuto "restringere" la fascia oraria di apertura. Per esempio il Caffè Caffè di via Luini, bar  frequentatissimo ma che adesso resta aperto solo fino alle 15.30. "Io ho la fortuna di poter lavorare da sola perché il bar è piccolo - ha commentato Angela Cuomo, titolare del Caffè Caffè - ma ho dovuto anche io accorciare la fascia oraria di apertura. Capisco bene che con questo lockdown altri locali più grandi abbiano dovuto prendere decisioni ancor più drastiche perché in certi casi gli incassi non ripagano quasi nemmeno i costi di gestione".
Insomma, per molti esercizi pubblici le conseguenze e gli effetti (la situazione è ancora più grave per i ristoranti tradizionali) dell'ultimo dpcm sono quasi assimilabili a quelli di un severo lockdown totale.

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