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Covid, i dati di Ats Insubria al 1° agosto: "Non si rilevano segnali di riaccensione dell’epidemia"

Si registrano oscillazioni tipiche, ma i dati sembrerebbero positivi dalla riapertura delle attività del 4 giugno

Al 1° agosto 2020, i dati pervenuti all’UOC Epidemiologia del Dipartimento di Igiene e Sanità indicano che, complessivamente, i casi registrati dall’inizio della epidemia,  sono 7.986: rispetto al 25 luglio +39, di cui +30 in provincia di Varese e +9 in provincia di Como. Attualmente i positivi sono il 4,6%, i guariti l’80,1% e i deceduti il 15,3% .

Rispetto alla settimana precedente si è osservato un lieve aumento dei nuovi casi totali (da 37 a 39, ossia +5,4%), una riduzione dei casi attualmente positivi (-61, da 426 a 365); per i deceduti si è osservato una riduzione (da 4 a 1) ma, a questo proposito, occorre ricordare che i decessi si riferiscono a casi che hanno contratto l’infezione alcune settimane prima. Il 92% della mortalità è a carico della popolazione anziana (>64 anni), dato rimasto invariato dall’inizio.

A circa 50 giorni dall’avvio della terza fase di apertura delle attività lavorative del 4 giugno, non si rilevano segnali di riaccensione dell’epidemia, ma si registrano le oscillazioni tipiche di una condizione endemica. Si considera, pertanto, positivo il dato relativo all’incidenza settimanale che, nelle ultime tredici settimane, si è progressivamente ridotta, passando da 41,7 a 2,6 per 100.000 abitanti, sia pure con un lieve aumento nelle ultime due rispetto alla terz’ultima.

Si segnala, inoltre, che in Lombardia i casi con tampone positivo, in corso di screening sierologico, risultano, nel report giornaliero del 1° agosto, 9 su 62 (14,5%).

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