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Coronavirus Via Don Peppino Brusadelli

Como, l'urlo di Erica, titolare di un centro estetico: "Dpcm senza logica, perchè i parrucchieri aperti e noi no?"

Erica Borsetto ha rilevato la sua attività ad ottobre 2020, riponendo la massima fiducia nel Governo: la sua storia e la lettera a Conte

Erica Borsetto ha rilevato il centro estetico che ora gestisce con Daniela, la sua dipendente, ad ottobre 2020. Ha avuto, quindi, non solo il coraggio di intraprendere un'attività (rilevandola dal precedente proprietario) in un periodo molto difficile, ma ha riposto anche la sua fiducia nel Governo. La particolarità del suo centro (in via Don Peppino Brusadelli a Como) è anche quella di trovarsi in un contesto dove ci sono una palestra (chiusa), un parrucchiere (aperto), un osteopata (aperto) e il centro estetico di Erica che da quando la Lombardia è tornata in zona rossa, è di nuovo chiuso. 

«Ho rilevato questa attività ad ottobre 2020 fiduciosa ed entusiasta. Ad oggi ho lavorato forse un mese a singhiozzi. Non riesco proprio a capire le scelte di Conte in questo Dpcm. Perchè, almeno per come lavoriamo noi, i centri estetici sono luoghi assolutamente sicuri e facili da controlalre».

Erica ci spiega tutte le precauzioni messe in atto: si riceve solo su appuntamento, tra un cliente e l'altro si è stabilito un intervallo minimo di 15 minuti, in modo da poter areare le stanze. Gli strumenti già da prima venivano sanificati ed igienizzati, ora chiaramente si pone ancora più attenzione. Lo stesso vale per la pulizia dei pavimenti e delle superfici, che avviene con prodotti specifici forniti da una ditta di sanificazione. Erica e Daniela, la sua dipendente, usano mascherine di tipo Ffp2 e ulteriori protezioni (occhiali o visiera) e il cliente stesso tiene la mascherina . Viene provata la temperatura prima di entrare e tutti i nomi vengono segnati su un apposito registro. Oltre chiaramente all'obbligo di igienizzarsi le mani. Tutto a norma, insomma. Eppure Erica e gli altri centri estetici non possono lavorare. La domanda sorge spontanea in Erica e nei suoi colleghi: perchè non possiamo lavorare e i parrucchieri  e i barbieri sì? Nulla contro questi ultimi, ovviamente. L'Associazione di categoria ha provato a rivolgersi al Governo in cerca di risposte, ma nulla. Erica stessa ha inviato una lettera al premier Conte, mail alla quale non ha avuto risposta ma che vi riportiamo integralmente perchè descrive meglio di qualsiasi altra parola le perplessità di chi fa il suo lavoro.

La lettera di Erica al premier Conte

«Buongiorno presidente sono Erica ho 30 anni e risiedo in provincia di Como. Ho lavorato duramente per dieci anni prima di realizzare il sogno di aprire il mio centro estetico e quando ce l’ho fatta si è intromesso il nuovo DPCM che non mi ha nemmeno permesso di festeggiare il primo mese di attività. Fino ad ora mi sono trovata d’accordo con tutte le restrizione applicate in merito a questa pandemia ma oggi purtroppo sono veramente amareggiate per non dire schifata! Non capisco la differenza tra parrucchiere, barbiere... ed estetista! Perché loro si e noi no? Non mi riesco veramente a dare una risposta logica!Cura della persona significa benessere in tutte le sue forme… farsi il taglio, la piega o la barba si e una manicure, un massaggio o una ceretta no? Mi dispiace ma non sono proprio d’accordo! Non c’è logica alcuna in questa decisione! Adottiamo tutti le stesse misure di sicurezza, le distanze purtroppo non ci sono in nessuno dei due campi..  ma entrambi garantiamo benessere! Ma uno si e l’altro no?!?! Assurdo d’avvero. Per non parlare poi dei negozi di intimo che rientrano forse tra i bisogni primari? Non capisco più nulla veramente! CHE SCHIFO, sono veramente delusa! Vorrà dire che saremo tutte chiuse in casa con i capelli appena fatti e un nuovo completino intimo che purtroppo non potremo sfoggiare neanche con nostro marito perché sotto i vestiti ci saranno peli come liane e unghie che bucano i calzini! Spero vivamente lei possa darmi una risposta sensata e soprattutto garantire un aiuto economico degno di questo nome! Con massima stima nei suoi confronti la saluto e la ringrazio! Erica.»

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