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Coronavirus

Capodanno a Como, cosa si potrà fare

Anche quest'anno ci saranno regole e limitazioni

Anche a Capodanno bisognerà fare i conti con la variante Omicron. Già da qualche giorno il comune di Como ha avvisato i cittadini che non ci saranno i tradizionali fuochi d'artificio di mezzanotte a causa del rischio di assembramenti. I contagi da covid, infatti, sono in continuo aumento e molte amministrazioni locali vogliono evitare il rischio di assembramenti. 

La conferma dell'annullamento dello spettacolo pirotecnico è arrivato dall'assessore alla Polizia Locale, Elena Negretti: "Da circa due settimane stavamo monitorando landamento dei contagi e valutando l'opportunità o meno di annullare i fuochi d'artificio. D'altrone la possibilità dell'annullamento a causa del covid era contenuta proprio nel bando con il quale è stata affidata l'organizzazione della kermesse natalizia in città. Inoltre, molte città prima di noi hanno annullato lo spettacolo pirotecnico e questo avrebbe potuto causare il rischio che molta gente venisse a Como da fuori proprio per poter festeggiare la mezzanotte guardando i fuochi".

No feste in piazza e discoteche chiuse

Il divieto delle feste all'aperto è stato anche reso ufficiale dal nuovo decreto del 23 dicembre. Sempre nello stesso decreto si stabilisce che le discoteche dovranno essere chiuse fino al 31 gennaio (compreso). 

Fino al 31 gennaio 2022 sono vietati anche gli gli eventi, le feste e i concerti che implichino assembramenti anche in spazi all’aperto, sale da ballo e locali simili in cui si svolgono eventi, concerti o feste.

Sì a cenoni al ristorante ma solo col super green pass 

Al ristorante si potrà invece andare, come riportato anche su Today.it, a patto di essere in possesso del Super Green Pass che attesta l’avvenuta vaccinazione o l’avvenuta guarigione negli ultimi 6 mesi. Gli stessi ristoranti saranno però sotto attenta osservazione da parte delle forze dell’ordine schierate nelle strade il 31, perché il timore è che possano trasformarsi in balere o sale da ballo improvvisate per festeggiare l’arrivo del nuovo anno con musica e danze.

Gite sul lago di Como

Feste private, è corsa ai tamponi

Anche se il tampone negativo non è più sufficiente per entrare al ristorante, la corsa ai test si è scatenata ugualmente. Le farmacie e i medici di famiglia sono stati presi d’assalto già nei giorni precedenti al Natale, le code interminabili spesso si chiudono con una secca risposta da parte di farmacisti esausti che chiariscono che non hanno più posto per effettuare test rapidi o che non hanno più disponibilità di test fai-da-te.

A oggi non è stato imposto nessun divieto ufficiale di festeggiare in casa né vi sono imposizioni sul numero di ospiti che si possono invitare al cenone, ma il messaggio sottinteso è chiaro ormai a tutti: no ai veglioni senza regole e senza precauzioni, no a feste private che rischiano di tramutarsi in focolai della temuta variante. E così anche i vaccinati, dopo giorni di battage in cui si sottolinea che possono comunque contrarre e trasmettere il virus soprattutto ai più fragili, sono corsi a prenotare o acquistare un tampone per festeggiare senza pensieri, anche se senza sintomi e senza essere contatti stretti di positivi accertati.

Il 29 dicembre è stata fissata una nuova riunione del Cts dove si discuterà anche dei tamponi antigenici, della loro efficacia e utilizzo. Potrebbero quindi arrivare alle porte dei festeggiamenti nuove norme.

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