rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità

Riapertura discoteche, dj Tote: "Così non ha senso, ma tanto a Como non cambia nulla"

Dopo l'annuncio delle riaperture delle discoteche estive, abbiamo contattato uno storico dj della nostra città per sentire la sua opinione

Da oggi è ufficiale che anche a Como e provincia dal 15 giugno sarà possibile ritornare a ballare. Ovviamente solo all'aperto. Ovviamente seguendo scrupolosamente tutte le indicazioni fornite dal governo e dalla Regione Lombardia. Riportiamo solo due di queste norme: si balla soltanto se c'è uno spazio idoneo all'aperto. Anche qui bisognerà mantenere un metro di distanza in generale, ma i metri diventano 2 sulla pista. Il personale avrà la mascherina e non si potrà servire da bere al bancone.

Contattiamo Dj Tote, uno storico dj della città di Como che anche in periodo di lockdown ci ha intrattenuti (per beneficenza) con le sue playlist via web.

«Cosa devo dirti?, comincia Dj Tote, con queste restrizioni la riapertura delle discoteche estive non ha molto senso. Tutti noi, operatori del settore, ci auguriamo che sia un palliativo, una decisione momentanea e che, nelle prossime due o tre settimane, vengano riviste queste norme, perchè così è un pò un contentino, che però non permette a nessuno di noi di lavorare veramente e tantomeno di guadagnare».

In effetti, anche solo immaginarsi una pista con le persone che si muovono a due metri di distanza non è facile. 

Continua il dj: «Ci tengo a precisare che stiamo parlando di contesti estivi e all'aperto. Situazioni che, comunque a Como città non ci sono da molto tempo, quindi per i cittadini di Como le cose non cambieranno molto. Diverso è in provincia, dove ci sono alcune realtà che cercano di rimanere vive e che sicuramente apriranno, come ti dicevo, nell'ottica e nella speranza che in breve si riveda un pò la questione».

«Sarà anche difficile capire come conteggiare le persone, quante ne potranno effettivamente entrare. I governanti forse si dimenticano che le discoteche coinvolgono moltissimi lavoratori: i dj, come me, ma anche baristi, buttafuori, cassieri, tecnici suono e luci, ragazzi e ragazze immagine, pr. C'è un mondo di lavoro dietro a questo tipo di divertimenti. E sopratutto per le aperture estive, c'è gente che fa affidamento su questi lavori stagionali. Io adesso lavoro, per esempio, al Moregallo di Lecco. Hanno deciso di riaprire ma loro sono anche un ristorante e una piscina durante il giorno. La sera, in questa prima fase, che speriamo cambi, possono permettersi di aprire come un locale, con tavoli a sedere, ma non tutte le discoteche hanno ricavi anche diurni e non so quante potranno riaprire a queste condizioni. Chi lo fa, ribadisco, ha la speranza che siano disposizioni molto provvisorie».


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riapertura discoteche, dj Tote: "Così non ha senso, ma tanto a Como non cambia nulla"

QuiComo è in caricamento